giovedì 2 febbraio 2017

Gita alla diga di Panperduto - un luogo senza tempo

Ci sono luoghi in questo mondo in cui sembra che il tempo si sia fermato. A quale epoca non so. Direi che sono posti senza tempo, addirittura.



In una domenica di Dicembre scorso siamo stati in gita alla diga di Panperduto.

Già il nome evoca un romanzo fantasy, non pare anche a voi?, come altri nomi simili, Grifondoro, CittàLaggiù, la Stamberga Strillante, la Terra di Mezzo e il Bosco dei Cento Acri, senza dimenticare Tornavento, che è un’altra diga più a valle, non lontano da Panperduto.

Il nome Panperduto pare provenga dal fatto che al curvone di Coarezza - che il Ticino fa appena prima della Diga -  molti barcaioli facessero fatica a tenere la barca in equilibrio a causa delle rapide e spesso la barca si ribaltasse con tutto il carico.

Personalmente amo molto i fiumi. Appartengo ad una generazione che da piccola ha fatto in tempo a nuotare nel Ticino.
E nemmeno tanto da piccola ho partecipato ad un campo nautico con gli scouts su un’isola non lontano da qui (presso Castelnovate, proprietà della Fondazione Brownsea).



Inoltre frequentando il Lago Maggiore quasi al confine con la Svizzera e l’OltrePo Pavese esattamente all'altezza della confluenza del Ticino nel Po, potrei dire che il Ticino è il mio fiume.

Il Ticino è un fiume bellissimo, dal corso lungo e tortuoso, che attraversa territori molto industrializzati e fortemente agricoli. Segna il confine tra Lombardia e Piemonte per lungo tratto, è immissario ed emissario del lago Maggiore.

Della diga di Panperduto avevo letto qualche descrizione e qualche post e mi incuriosiva molto. 

La cooperativa che gestisce il nuovo Ostello organizza periodicamente visite guidate al sistema idraulico, alla diga, all'ambiente circostante, al piccolo museo della diga.  


Le guide sono fantastiche, molto competenti e la visita guidata ha qualcosa di affascinante, soprattutto se avviene - come è capitato a noi - al calar del sole e davanti ad un bellissimo tramonto mozzafiato.

Si cammina sul casello idraulico, non sotto le arcate -dove il passaggio è vietato ai non addetti ai lavori - ma su un lato, esattamente sopra le rapide (impressionanti) e si passa al di là del canale su un'isoletta detta di Confurto che sta proprio in mezzo tra il Ticino e il bacino di calma del Panperduto.





Questo snodo è il punto in cui nascono due dei canali principali del sistema idrico della Lombardia, il Villoresi - che arriva fino all'Adda - e il cosiddetto Canale Industriale che poi diventa il Naviglio Grande ed entra a Milano. I lavori di sbancamento all'epoca di Villoresi furono ingenti e ebbero lo scopo di migliorare l'irrigazione e favorire la navigazione in questa parte della regione. 

La visita guidata illustra anche alcuni accorgimenti che - durante i recenti lavori di riammodernamento del nodo idrico - si sono dovuti adottare per salvaguardare la fauna del territorio, in particolare i pesci: abbiamo potuto vedere una cosiddetta 'scala di risalita', che serve a mettere in comunicazione il fiume con i bacini di calma della diga e dei canali e permette la migrazione dei pesci tra un corso d'acqua e l'altro. E' un sistema molto importante per la sopravvivenza delle specie ittiche locali.




Inoltre dietro il piccolo museo appare la zona dei giochi d'acqua. Peccato sia inverno e i giochi sono ovviamente chiusi. Ma il posto ci piace molto lo stesso e contiamo di tornarci d'estate!




Si riprende il cammino lungo l'alzaia del canale e si risale fino al prossimo ponte e si torna all'Ostello.




Vi consiglio assolutamente di venire a vedere questo posto immerso nel silenzio, nel verde, nei colori della Lombardia. La prossima visita guidata sarà a Febbraio. Per info visit@panperduto.it



1 commento:

polepole ha detto...

È davvero affascinante! Se progetterò un giro da quelle parti lo metterò in lista tra i luoghi da visitare, sì! :)