lunedì 16 gennaio 2012

Vacanza al maso (pubblicità progresso)

Nei primi giorni dell'anno, come grazie-a-Dio ci capita da un paio d'anni a questa parte, siamo andati in montagna.
Già dalla prima volta abbiamo capito che la montagna-che-vorrei è fatta di molta neve, poche case, tanto bosco e meno gente possibile.
Vabbè, FranzBello fa la scuola sci e nel frattempo il papàprof scia. Questo implica che non possiamo fare a meno di mischiarci all'umanità varia che popola i comprensori sciistici per quelle 2-3 ore in cui non ci è dato essere altrove. 
Nel resto della giornata torniamo alla montagna "vera".
Infatti, la nostra vacanza in montagna non prescinde mai dal maso, e cioè le fattorie che affittano appartamenti nei paesi, sugli alpeggi, nei boschi e in ogni dove dell'Alto Adige.
Di solito il maso ha le mucche, le galline e i conigli. Altre volte, come quest'anno, i cavalli. In alcune zone il maso è in mezzo ai vigneti o ai meleti, in altre è solo ad alta quota.
Gli appartamenti sono sempre molto curati, accoglienti e confortevoli (e prima che me lo chiedate, estremamente economici!!).
Mettendosi d'accordo, alla mattina arrivano i panini freschi prima dell'ora di colazione e spesso è possibile acquistare i prodotti del maso come marmellate, succo di mela, uova e altro.
Se il maso ha le mucche, verso le 18 si può andare nella stalla con un bricco e il contadino vi dà il latte appena munto (prima di portare via il bidone che è destinato alla latteria/caseificio della valle).
Intorno al maso di solito ci sono prati, o, in inverno, pendii innevati dove lanciarsi con il bob (più difficile d'estate quando l'erba non va schiacciata poichè serve per gli animali).
Quest'anno la nostra finestra dava su un bosco innevato, due anni fa sulla valle Isarco e l'anno scorso addirittura era rivolta verso il Rosengarten.
Ogni volta cambiamo località, alla ricerca del luogo del cuore.
Lo troveremo prima o poi.
Nel frattempo trascorriamo le nostre vacanze sempre in posti bellissimi, pieni di neve e poco frequentati (così poco frequentati che passeggiando per il paese ci siamo trovati più di una volta a chiaccherare con la gente del luogo che ci incontrava per la via).

CiccioPao si è fieramente opposto al 'battesimo' dello sci. Non abbiamo insistito e io ho avuto l'onere e l'onore di giocare nella neve con lui tutte le mattine. Il nostro angolo di paradiso, appena a fianco della stazione a monte della cabinovia e a pochissima distanza dalla scuola sci, era -incredibilmente- un boschetto con almeno mezzo metro di neve fresca.
E' stato un piacere.
E' stata montagna vera.
Bianca, (quasi) incontaminata, tutta nostra.


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