mercoledì 12 dicembre 2012

I've a dream

Come tutte noi ho un sogno. Molti sogni. Uno su tutti sarebbe quello di avere un lavoro part-time. In secondo luogo, e questo è davvero un sogno, fare quello per cui ho studiato. Ma mi basterebbe realizzare il primo. Al momento è impossibile. Lavoro in un'azienda che per molti anni ha avuto una percentuale altissima di impiegate donne e che per molti anni ad alcune ha concesso bellissimi ed eterni part-time. Quando sono arrivata io era già tardi, il mondo stava cambiando bla bla bla e ciao.  Di part time neanche l'ombra e tutte coloro che sono diventate mamme nei miei stessi anni hanno dovuto scegliere. Vi stupirete, ma poche hanno lasciato il lavoro e molte fanno i salti mortali correndo su e giù da metropolitane e treni e via dicendo. L'unico modo per noi di cambiare vita, sarebbe quello di cambiare lavoro (ma quante di noi possono farlo?).

Come dovrebbe essere il mio posto di lavoro ideale?
1) part time
2) altrimenti con orario elastico
3) e il telelavoro? (fantascienza)
4) aggiungo un altro sogno: una banca delle ore (molte aziende ce l'hanno). Perchè se sto lì oltre l'orario non vengo pagata - e certe volte neppure ringraziata EHM -  e se devo uscire presto per qualsiasi motivo devo chiedere un permesso? non si potrebbe fare uno scambio equo?

L'avete capito. Sono dalla parte delle mamme che lavorano. Non potrebbe essere altrimenti. E lo ammetto, parlo da fortunata perchè 'lato casa' ho molti aiuti (nonni e marito) ma comunque nessuna di noi dovrebbe essere costretta a lasciare il proprio lavoro "a causa" dei figli. Qualsiasi sia il lavoro. Che sia di carriera o di sopravvivenza. Perchè non tutte siamo lì che ci ammazziamo perchè vogliamo fare carriera, ma magari combattiamo per conservare il posto di lavoro (sacro di questi tempi). Dunque che io sia una spazzina municipale o l'amministratore delegato di Publitalia vorrei poter scegliere di lavorare.



2 commenti:

Laura ha detto...

Ho come l'impressione che io e te facciamo parte dello stesso mondo lavorativo....come ti capisco! Ciao

silvia - amoricolpisello ha detto...

Non saremo mai un paese veramente "civile" finché le donne saranno costrette a scegliere tra lavoro e famiglia...