martedì 22 novembre 2011

Sono contenti solo quando giocano con il Nintendo (cit.)

Questa frase proprio non la dovevi pronunciare. Non in mia presenza per lo meno. E conoscendomi, perdipiù. E' vero, l'hai detto pensando al teatro di ieri pomeriggio, che pare non sia stata un'esperienza emozionante. 
Comunque è stata un'esperienza, ho detto io.  
Sono contenti solo quando giocano con il Nintendo, dici tu. 
Diversità di punti di vista, baby.
Diversità di approccio alla vita.
Diversità di approccio alla vita dei nostri figli.

Tuo figlio forse, carissimo, è contento solo con il Nintendo.
Mio figlio, invece ha passato la domenica con i Lupetti in un prato fangoso di Boscoincittà.
E non direi proprio che si sia annoiato.
E non direi proprio che non fosse posto per lui.
Anzi.
Si è tanto divertito che stamattina non smetteva di parlarne.
E ha raccontato di G. che è finito nel torrente fino al ginocchio (un vero battesimo dello scoutismo), di Akela che era in pantaloni corti e maglietta (un vero duro, lo amo già), delle lupette grandi che hanno fatto la copertina del Quaderno di Caccia per tutti i cuccioli, di Sher-Khan che li ha rapiti e se uno gridava forte il proprio nome lo lascava libero, dei panini in comune (erano buoni, in uno c'era la cotoletta con la maionese, sai mamma) e di S. che per la specialità di cuoco ha fatto la torta per tutti, e  di tante altre cose così lontane dal Nintendo che sembra di essere in un altro mondo.

Sia chiaro. Non sto qui a demonizzare gli aggeggi elettronici. 
Se ne avessi uno, ci giocherei anche io. 
Se ne avesse uno, ci giocherebbe anche Franz.
Ma quella frase è proprio infelice. E non penso che i nostri figli si meritino tutto questo.
Si meritano invece di essere considerati "all'altezza", perchè hanno 8 anni e ce la possono fare. 
Non sono dei rimbambiti. E hanno bisogno di fare esperienze. Anche negative, anche non successfull (quante volte si va a teatro e purtroppo rimaniamo delusi, e quante volte abbiamo mille aspettative, che vengono deluse).
Si meritano tanto i nostri bambini. Perchè sono fortunati ad essere super-esposti a mille esperienze. In altri luoghi e in altre situazioni, ci sono bambini che pagherebbero oro per andare a teatro ed essere ritenuti "all'altezza".
Quindi, per carità, fateli pure giocare a Nintendo (ma non è ancora tempo che ne entri un esemplare a casa nostra) ma riteneteli in grado anche di fare altro. Di essere sconfitti anche. Perchè è così il gioco della vita.

1 commento:

M di MS ha detto...

Varie considerazioni:

- per non far entrare in casa il Nintendo, la Wii e anche Sky bisogna saper dire di NO e soprattutto bisogna crederci. Perchè a moltissimi adulti queste cose piacciono - ci mancherebbe - e quindi non vedono il motivo di negarle ai figli.

- inoltre regolamentare l'uso degli aggeggi è faticoso

- mostrarsi entusiasti per la gita scout o per una qualsiasi altra attività alternativa al pc purtroppo non è da tutti. E' pieno di gente che non si emoziona per queste cose, come potrebbero trasmetterne l'apprezzamento ai figli?

Probabilmente quel bambino si diverte solo al Nintendo perchè nessuno gli ha fatto capire quanto sono divertenti altre cose.

Concludo: a 8 anni si può stare senza il ciuccio-Nintendo in viaggio, al ristorante con i grandi, sui mezzi pubblici. Noi lo facevamo e non eravamo geni.