lunedì 7 maggio 2012

Sotto un cielo inquieto: tanti auguri Franz e Fede!

Non-è-caduta-nemmeno-una-goccia-di-pioggia.
Le nuvole nere sono state tutto il giorno in agguato, verso nord (dove dopo abbiamo saputo che effettivamente pioveva).
I bambini hanno corso nel prato e giocato nell’orto (e quante volte ho urlato “mi raccomando passate solo sui vialetti, il campo è seminatoooooooooooooooooooooooooooo”; mi avete sentito anche voi in città? Ero io!!!!); hanno giocato a pallone (alcuni hanno sempre giocato a pallone), poi hanno raccolto legnetti, erba, foglie, camminato nell’erba alta, qualcuno si è anche arrampicato sugli alberi mi pare.
Incessantemente (come certa pioggia degli scorsi giorni..:).
Non hanno neppure mangiato, mi sa.
Ma che bello vederli felici e liberi, che bello davvero!
I genitori hanno chiacchierato, riso, (bevuto), mangiato, addirittura barattato bici con non so che cosa.
Armonia totale.
Amici, quasi.
Belle persone.
Conosciute per caso grazie ai nostri figli che sono in classe insieme ormai da tre anni (alcuni da sei…una vita)
Un bell’amalgama di persone e una giornata quasi-soleggiata in mezzo alla campagna.
Anche se con alcuni non ci conosciamo moltissimo, ma condividiamo l’essere genitori di una classe bellissima e di bambini proprio tosti.
Una grande idea.
Per i 9 anni di Franz e della Federica.
Una festa serena sotto un cielo inquieto.
Meritatissima giornata per ognuno  di noi.
Per me che per tutto il mese ho lavorato ogni giorno dopo l’orario lecito e ieri ho dovuto fare tantissime cose tutte insieme.
Per il papà di C. che lavora in Toscana sotto un altro cielo e che comunque è voluto venire alla festa.
Per L. e A. e F. che sono venuti senza genitori aggregati ad altre famiglie perché ci tenevano un sacco.
Per Franz che non chiede mai nulla, ma se gli organizzi una festa e soprattutto lo porti da qualche parte è contento.
Per la Fede che era così felice.
Per tutte le mamme che hanno collaborato al pranzo.
Per il papàprof legato dal sangue alla terra fertile di Verrua, e per cui è un piacere tornare ogni volta con i proprio figlioletti tra quei campi.
Per i bambini della III C, in particolare quelli presenti alla festa, le cui dinamiche di gruppo sono semplici e per nulla contorte, e che non hanno mai litigato, ne’ nessuno ha detto di annoiarsi o di essere (chessò) triste, e hanno fatto giocare anche le sorelline e i fratellini più piccoli.
Non-è-caduta-nemmeno-una-goccia-di-pioggia.
E questo è stato senza dubbio il più bel regalo della giornata.





3 commenti:

trilly ha detto...

bellissime foto e tanti auguri!!!

ilmiosuperpapa ha detto...

... sono quelle giornate che difficilmente si dimenticano per la loro semplice ricchezza!!!

cautelosa ha detto...

Auguri, anche se in ritardo, a questi due amici di scuola e di gioco!