giovedì 1 novembre 2012

Io che in Cina non ci andrò mai

Io in Cina non ci andrò mai. A lavorare, dico. Nel senso che per il lavoro che faccio e per il ruolo che ho, mai e poi mai nessuno mi proporrà un periodo all'estero. In Cina men che meno. Ma neppure a Ginevra, Nizza, Vienna o che altro. E' così e l'ho accettato da molto tempo. Ma non è di questo che volevo parlare.
E' che a qualcuno viene proposto di andare in Cina, per due anni, e decide di andarci. Ma la moglie e il figlio non lo seguono. Di comune accordo, s'intende. E io dico. Perchè no? Perchè perdere questa big opportunity di passare due anni all'estero sostanzialmente "gratia et amore dei"
Immagino che se ti traferiscono in Cina ti paghino adeguatamente e ti forniscano anche almeno la casa. 
E immagino anche che se tu hai dei figli, li iscriveresti ad una scuola internazionale. 
Immagino. 
Chiaro che se la moglie ha un lavoro in Italia, lo deve lasciare (ma pare che nel caso specifico la cosa si possa risolvere con una specie di aspettativa). 
Ma quando mai ti ricapita più? 
Quando mai ti ricapita più 1) a te di passare due anni all'estero come moglie dell'expat cioè fai una buona volta la mamma e la turista 2) a tuo figlio di studiare in un liceo all'estero per due anni e per imparare l'inglese come non mai e avere amici che arrivano da tutto il mondo.
Quando mai ti ricapita più di fare un'esperienza così diversa?
Non fraintendetemi. 
Capisco benissimo le difficoltà di essere in un mondo totalmente agli antipodi, di ambientarsi, di essere lontano dalle rispettive famiglie e dagli amici, di affrontare monete diverse, cibi diversi, e mentalità diverse.
Non metto in dubbio che tutto questo possa fare un po' paura.
Ma non fai l'emigrante e non stai scappando dalla guerra.
Vai là supportato da un lavoro ben retribuito e tutte le garanzie del caso.
Quindi per come sono io non ci penserei due volte. E purtroppo non capisco chi indugia nella scelta e non capisco affatto chi rinuncia.
Rinunci perchè tuo figlio deve iniziare il liceo e così passerà cinque anni tra vocabolari e grammatiche come uno qualsiasi e invece poteva essere in Cina?
Rinunci per continuare a fare il tuo lavoro, a prendere la metropolitana tutte le mattine, a fare la spesa, ad andare alla riunioni a scuola e alle pizze con le mamme e invece potevi essere in Cina?

Peggio dell'andare c'è solo il restare.

E alla fine cosa vuoi che siano due anni?

Ci sono periodi nella vita che ti giri un attimo e tuo figlio fa già le medie.
Ti giri un attimo e scopri che sono dodici anni che lavori nello stesso posto.
Quindi perchè non provare? Almeno provare! almeno provare!
Se tuo marito ha l'obbligo dei due anni, tu no.
Puoi provare e semmai te ne torni a casa.

E comunque meglio tutti insieme in Cina, che uno là e gli altri qui. 

Avete capito. Io farei volentieri la moglie dell'expat.

5 commenti:

francesca ha detto...

Io anche.....
Ciao francesca

Luna PizzaFichiEZighinì ha detto...

Pure io ! Ho vissuto 10 anni all estero per il lavoro di mio padre e non mi rassegno ancora al rientro.. Adesso con mio marito fantastichiamo sul momento di espatriare in australia che prima o poi arriverà... Baci buona giornata

silvia - amoricolpisello ha detto...

Anch'io conosco una coppia così, solo che loro hanno rinunciato entrambi. E non era la Cina, era il Canada.
Ma siamo pazzi?!?!?!
Io prego perché succeda a noi!

acasadiclara ha detto...

guarda...questi qui di cui parlo hanno già rinunciato agl USA qualche anno fa. mo' gli tocca la Cina e ci va solo lui. no comment!!!

M di MS ha detto...

Capisco le difficoltà, ma anche rinunciare a vedersi come coppia per lunghi periodi...la dice tutta.