mercoledì 25 giugno 2014

Al Museo con i bambini - Il Museo del Violino di Cremona

Ci siamo capitati per caso.
Eravamo andati a Cremona per Cremona Bricks, un summit nazionale di costruttori Lego. 





E dopo aver visto diorami e astronavi e ogni meraviglia fatta di Lego, avevamo ancora un po' di tempo per farci un giro.

Dopo la piazza, il Duomo e il Battistero siamo giunti al Museo del Violino.

Lo ammetto, mi aspettavo un museo polveroso di quelli che non ti viene voglia di entrare.  (E' chiaro che non avevo letto della nuova ristrutturazione e della nuova release del museo).

Di violini poi, non so nulla, e i tre anni in cui ho studiato lo strumento sono ancora per me una spina nel fianco (per fortuna arrivò lo scoutismo a salvarmi).

Quindi per quanto mi piaccia ascoltare un violino che suona, la sua musica, in genere, mi riporta comunque a quegli anni dopo i quali non ho trovato nessun motivo - ma nessuno nessuno EH! - per continuare a studiare alcun tipo di strumento.

Il prezzo poi, 10 € gli adulti e 7€ i bambini oltre i 6 anni, è di quelli che non invita immediatamente alla visita. 
Per fortuna è inclusa l'audioguida, ma solo per adulti (invece anche per i bambini sarebbe stata opportuna, anche se per loro ci sono postazioni multimediali dedicate, ma comunque ad un certo punto ho dovuto ceder loro la mia....). 

Infine mancava solo un’ora alla chiusura, il tempo minacciava pioggia. Siamo entrati.
Titubanti, ma siamo entrati.

Già nella prima sala, siamo restati di stucco! Una galleria multimediale con immagini e suoni, che racconta la storia del violino e degli strumenti suoi predecessori.

Postazioni riservate ai bambini, con animazioni interessanti.



Anche per gli adulti numerose installazioni audio-video, molte touch, per spiegare storie di violini, di liutai e di violinisti, di cui non sapevo poco o nulla (e mi sa, neppure voi).







 




La ricostruzione della bottega di un liutaio, una sala d’ascolto di legno avvolgente, e la più bella collezione di violini dei migliori liutai di ogni tempo.


Camminare tra gli Stradivari è stato come essere nella Cappella Sistina. A due cm dal mio naso, nella teca, c’erano i violini più famosi del mondo: Amati, Stradivari, Guarneri. 

E che bello raccontare a Franz e Pao che ogni tanto i violini vengono tolti dalla teca e suonati da famosi violinisti.

Franz si è ricordato di quella volta in cui io e lui andammo alla Scala ad un concerto di Salvatore Accardo. Chissà se quella volta suonava uno Stradivari?  Mi sembra di no, ma lascio sospeso il dubbio.

Come per un coccio etrusco, quanto deve essere bello toccare uno Stradivari!

Una specie di Basilica, di luogo sacro. Impossibile non restare attoniti.

Nell'ultima sala, un pannello multimediale permette di scegliere su uno schermo uno strumento. Di questo strumento viene raccontata la storia e soprattutto la storia del liutaio che l’ha creato. E infine se ne può ascoltare il suono.




Purtroppo il Museo stava chiudendo e siamo usciti dal sogno.

Molto prima di quanto avessimo voluto.

4 commenti:

Mammagiramondo. ha detto...

Ciao cara,davvero molto interessante e per certi versi mi ricorda la meravigliosa Haus der musik di Vienna. Grazie per questo bel post, credo che prossimamente faremo anche noi un salto in quel di Cremona. :-)
Un abbraccio

acasadiclara ha detto...

è stata veramente una scoperta. un museo moderno ben fatto accogliente magari fossero tutti così!!!

Murasaki ha detto...

Ma è bellissimo!
Dopo la straordinaria esperienza alla Haus der Music di Vienna, di sicuro ai bambini piacerà anche questo.
Lo segno per una delle prossime gite fuori porta :D

Murasaki ha detto...

Oops, vedo che non sono stata l'unica a pensare alla Haus der Musik
:-)