martedì 3 novembre 2015

In viaggio con i bambini - Magica Roma / 1

(Conversazione sul FrecciaRossa direzione Roma.
Quasi alba di un sabato di Giugno.

- Sai Paolo come si dice? Maggggica Roma. Con quattro G.
- E perché mamma?
- Così non c’è un vero motivo si dice così, è maggggica e basta. Quindi quando parli di Roma devi dire Maggggica Roma. Ok?
- Ok.)

Roma a lungo sognata. Ma quanto abbiamo parlato del Colosseo? Tantissimo. E finalmente siamo riusciti ad andarci.  Due notti, quasi tre giorni completi. Caldo, sole, gggggente, tanta ggggente. Maggggica Roma!

Alloggiamo in un bel quartiere a due passi da Piazza Bologna. Non lo conoscevamo e abbiamo scoperto angoli bellissimi e tranquilli che sembrava proprio di essere……a Roma! Ma va?????

Io e il papàprof a Roma ci saremo stati mille volte tra tesi e scavi. Io negli ultimi anni ci sono andata un week end all’anno con compagnia varia.
Ci ero stata anche con FranzBello per il matrimonio della mia amica Cristina, ma sono già passati sette anni. Franz non aveva nemmeno cominciato le elementari e adesso è già alle medie. Un secolo fa.
Però il Colosseo e il Pantheon mica se li è mai dimenticati.

Quindi era la volta di portare anche Paolo.

Una gita a Roma vale sempre la pena.
Anche solo per poco tempo.
Anche solo per vedere cose già viste, per vedere il Tevere, per toccare le antiche pietre. 
Per sedersi qualche minuto sui gradini di una fontana a guardare la gente che passa. Per respirare l’aria della sera. Per mangiare una amatriciana come si deve.
Certo che vale la pena.
E’ maggggica!

Un pezzo di pizza bianca dal panettiere dell’angolo e il primo giorno, quasi appena scesi dal treno, eravamo già in giro.

Prima a Villa Torlonia, bel parco con alcuni edifici meritevolissimi come la Casina delle Civette, ma anche prati e ombra per riposare e giocare. Un luogo molto piacevole per grandi e bambini.

Poi eccoci al Colosseo, che stupisce sempre, non appena sali le scale della metropolitana. Te lo ritrovi lì, sbattuto in faccia e questa sensazione di grandezza e di straniamento non la dimenticherai facilmente.

Dentro è tutto quello che i film ti hanno raccontato e i documentari di Pietro Angela e gli amici che ci sono già stati.
Gli omini di lego che abbiamo portato con noi - gladiatore e schiavo - suscitano la curiosità dei passanti. E' un modo insolito di guardare l'antichità: attraverso gli occhi di due omini di plastica gialla che combattono sulle rovine più famose del mondo. I miei figli sono due geni.

Percorriamo la via Sacra raccontando della presa di Gerusalemme raffigurata sull'arco di Tito.  
La cima del Palatino non me la ricordavo. Ci sono prati e ampi spazi dove riposare dalle estenuanti fatiche del viaggiatore. Ci sono giardini e alberi ad alto fusto. E se vi spingete fino all’orlo opposto, affacciandovi, vedrete il Circo Massimo in tutto il suo splendore. Quello di fronte è l’Aventino con il Roseto Comunale e il Giardino degli Aranci. 
Se avete tempo e forze, un pomeriggio fateci un giro, è un luogo meraviglioso. Nei pressi, tra l’altro, altra cosa che non ho mai fatto, c’è il portone famoso del Priorato dei Cavalieri di Malta e, guardando nella serratura, scorgerete la Cupola di San Pietro.

La Casa di Livia al Palatino era chiusa. Mannaggia. L’avrei vista volentieri. Un motivo in più per tornare.
Nei pressi abbiamo visto dei coniglietti, incredibile, nel centro di Roma!!
Lasciandoci alle spalle il Palatino si ha la sensazione che non ci sia niente di più maestoso e di più solenne. E pure di più tranquillo.
Scesi dal Colle si ritorna nel delirio del centro di Roma. Un po’ meno delirio da quando hanno reso pedonale Via dei Fori Imperiali. Un po’ di più da quando ci sono i lavori per la metropolitana.
Per uscire dal caos, svicolate verso Monti.

Il Rione Monti è esattamente lì dove era la Suburra, dietro il muro del Foro di Nerva. 
E' un quartiere fatto di piazzette con fontane, vecchi muri, edere rampicanti e pieno di trattorie e di locali e localini per aperitivo, brunch, merende etc.
Noi abbiamo trovato un bugigattolo dove vendevano solo panini con la porchetta. Erano le tre del pomeriggio e ci è sembrato un miraggio. Poi abbiamo scoperto che era anche famoso, a noi ha semplicemente salvato la vita in un torrido sabato pomeriggio!

Le forze abbandonano il viaggiatore e il turista nel tardo pomeriggio, specie se è partito da casa lontana 600 km all'alba.

Girovaghiamo piacevolmente in zone amate. Giriamo intorno, per quanto possibile, alla Colonna Traiana, andiamo a bere alla fontana della Pigna a Piazza Venezia, camminiamo fino a Piazza Navona e poi al Pantheon. Tappa immancabile delle mie scorribande romane, insieme alla granita di caffè con panna della torrefazione lì dietro. 
Sedersi sui gradini della fontana di Piazza del Pantheon è uno dei piaceri incommensurabili di un viaggio a Roma, paragonabile solo al sedersi su altri gradini di altre fontane in altre piazze (ad esempio Santa Maria in Trastevere).

Mi ricordo ancora quando ci davamo appuntamento qui con gli altri dell'equipe di servizio alla GMG di Tor Vergata (altra estate a Roma mitica e memorabile)

La serata finisce davanti a una spaghetti alle vongole non lontano da dove dormiamo. Roma è bella ma alla sera non fa per noi. Non ancora, ovvio.

(continua)


















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