AUGURI A TUTTI
Sono nato nudo, dice Dio,
perchè tu possa spogliarti di te stesso.
Sono nato povero, dice Dio,
perchè tu possa considerarmi l'unica ricchezza.
Sono nato in una mangiatoia, dice Dio,
perchè tu capisca che sono alla portata di tutti.
Sono nato debole, dice Dio,
perchè tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore, dice Dio,
perchè tu non dubiti mai del mio amore.
Sono nato di notte, dice Dio,
perchè tu creda che posso illuminare qualsiasi realtà.
Sono nato persona, dice Dio,
perchè tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.
Sono nato uomo, dice Dio,
perchè tu possa essere " dio".
Sono nato perseguitato, dice Dio,
perchè tu sappia accettare le difficoltà per amor mio.
Sono nato nella semplicità, dice Dio,
perchè tu smetta di essere complicato.
Sono nato come un bimbo, dice Dio,
perchè tu impari ad essere semplice come i fanciulli.
Sono nato per la tua vita, dice Dio,
per portare tutti i viandanti alla casa del Padre.
perchè tu possa spogliarti di te stesso.
Sono nato povero, dice Dio,
perchè tu possa considerarmi l'unica ricchezza.
Sono nato in una mangiatoia, dice Dio,
perchè tu capisca che sono alla portata di tutti.
Sono nato debole, dice Dio,
perchè tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore, dice Dio,
perchè tu non dubiti mai del mio amore.
Sono nato di notte, dice Dio,
perchè tu creda che posso illuminare qualsiasi realtà.
Sono nato persona, dice Dio,
perchè tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.
Sono nato uomo, dice Dio,
perchè tu possa essere " dio".
Sono nato perseguitato, dice Dio,
perchè tu sappia accettare le difficoltà per amor mio.
Sono nato nella semplicità, dice Dio,
perchè tu smetta di essere complicato.
Sono nato come un bimbo, dice Dio,
perchè tu impari ad essere semplice come i fanciulli.
Sono nato per la tua vita, dice Dio,
per portare tutti i viandanti alla casa del Padre.
Post Scriptum
All'elementare pubblica tanto denigrata dove va FranzBello, la maestra Maria prima ha scannerizzato i compiti e li ha mandati via mail ai genitori. Poi la scuola ha invitato i bambini ad andare a scuola ieri che era già vacanza a riprendersi zaini e quaderni e la maestra Maria - per conto della maestra Rita - è venuta anche lei per consegnare i compiti di matematica che invece erano rimasti a scuola.
La maestra Maria e la maestra Rita sono state prese in giro da alcuni loro colleghi (e forse "insultate" indirettamente anche da qualche genitore).
Invece a me - e ad altri - fa molto piacere avere una maestra tecnologica che non si è lasciata spaventare dalla neve e che ha giustamente pensato -in previsione di due settimane di vacanza-che qualche scheda di compiti o un po' di esercizi di lettura e un paio di disegni non avrebbero certo fatto del male ai nostri bambini.
FranzBello era preoccupato per i suoi compiti rimasti a scuola e ieri ben felice mi ha accompagnato a prenderli.
Direi che per il momento non possiamo chiedere di più.
La maestra Maria e la maestra Rita sono state prese in giro da alcuni loro colleghi (e forse "insultate" indirettamente anche da qualche genitore).
Invece a me - e ad altri - fa molto piacere avere una maestra tecnologica che non si è lasciata spaventare dalla neve e che ha giustamente pensato -in previsione di due settimane di vacanza-che qualche scheda di compiti o un po' di esercizi di lettura e un paio di disegni non avrebbero certo fatto del male ai nostri bambini.
FranzBello era preoccupato per i suoi compiti rimasti a scuola e ieri ben felice mi ha accompagnato a prenderli.
Direi che per il momento non possiamo chiedere di più.
postato da: claramarina alle ore 09:20 | link | commenti
categorie: franzbello e cicciopao, abito a milano, chi mi accompagna a scuola
categorie: franzbello e cicciopao, abito a milano, chi mi accompagna a scuola
Neve
Nella grandecittàdelnord che aspetta il 2015 per l'Expo (se mai ci arriveremo indenni) sono caduti 20 o più cm di neve e tutto è andato in tilt. Il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole, ma non ci ha fatto un gran favore (almeno a noi, ma capisco che per qualcun altro può essere un beneficio). Noi abbiamo dovuto comunque portare CiccioPao e FranzBello dalla nonna -che abita davanti alla scuola- su marciapiedi non ancora puliti e attraversando incroci dove c'erano cataste di neve. Poi il papàprof ha affrontato l'incognita ferrovie-nord-verso-saronno e io mi sono incamminata verso la metropolitana. La nostra macchina giace parcheggiata nel lungovialealberato e non l'abbiamo neppure riconosciuta.... Il nostro portinaio tornava ieri dalle filippine e chissà se è tornato davvero. Sorprendentemente c'erano le bancarelle del mercato del martedi e molti spalatori in giro (che non si vedevano dalla nevicata dell'85).
Poichè FranzBello -non si sa perchè- già ieri ha portato a casa il quadernone di italiano, siamo gli unici possessori dei compiti per le vacanze e li stiamo scannerizzando per inviarli via mail agli altri (tecno)genitori.
I miei colleghi con residenza tra il periferico e il brianzolo hanno impiegato tre ore ieri sera per andare a casa. Alcuni cinque ore. Manco abitassero a Roma...Stamattina in ufficio molte defezioni e molti eroi (la Maria ha fatto a piedi dal Lorenteggio a qui. Tosta!!!)
La supermammaclara avrebbe dovuto andare a Genova ieri sera per il concerto di De Gregori al Teatro Carlo Felice. Aveva vinto i biglietti su City (wow), aveva organizzato tutto con la mamma del Benedetto che l'avrebbe ospitata per la notte. Poi alla mattina avrebbe ripreso il treno e sarebbe tornata a Milano in tempo per andare in ufficio.
Per questo nevica così tanto! Quando due mamme con due bambini ciascuna organizzano una serata insieme, per forza vengono metri di neve. Anche a Genova scuole chiuse e autobus con le catene....
Ad ogni modo. Ai miei figli piace la neve. E questa è una gran bella scoperta. A dire il vero, l'avevamo già capito l'anno scorso il 6 gennaio quando giocammo due ore senza sosta al parco.
Meno male. Visto che il nostro regalo di Natale per loro sono 6 giorni in montagna.
Mamma, meno male che ha nevicato. Così Babbo Natale non avrà troppi problemi con la sgritta (ndr slitta).....
Poichè FranzBello -non si sa perchè- già ieri ha portato a casa il quadernone di italiano, siamo gli unici possessori dei compiti per le vacanze e li stiamo scannerizzando per inviarli via mail agli altri (tecno)genitori.
I miei colleghi con residenza tra il periferico e il brianzolo hanno impiegato tre ore ieri sera per andare a casa. Alcuni cinque ore. Manco abitassero a Roma...Stamattina in ufficio molte defezioni e molti eroi (la Maria ha fatto a piedi dal Lorenteggio a qui. Tosta!!!)
La supermammaclara avrebbe dovuto andare a Genova ieri sera per il concerto di De Gregori al Teatro Carlo Felice. Aveva vinto i biglietti su City (wow), aveva organizzato tutto con la mamma del Benedetto che l'avrebbe ospitata per la notte. Poi alla mattina avrebbe ripreso il treno e sarebbe tornata a Milano in tempo per andare in ufficio.
Per questo nevica così tanto! Quando due mamme con due bambini ciascuna organizzano una serata insieme, per forza vengono metri di neve. Anche a Genova scuole chiuse e autobus con le catene....
Ad ogni modo. Ai miei figli piace la neve. E questa è una gran bella scoperta. A dire il vero, l'avevamo già capito l'anno scorso il 6 gennaio quando giocammo due ore senza sosta al parco.
Meno male. Visto che il nostro regalo di Natale per loro sono 6 giorni in montagna.
Mamma, meno male che ha nevicato. Così Babbo Natale non avrà troppi problemi con la sgritta (ndr slitta).....
postato da: claramarina alle ore 09:55 | link | commenti (2)
categorie: vita da mamma, franzbello e cicciopao, abito a milano, chi mi accompagna a scuola
categorie: vita da mamma, franzbello e cicciopao, abito a milano, chi mi accompagna a scuola
Conto alla rovescia
A casa di Clara il conto alla rovescia è inziato in verità il primo di Dicembre quando è stata aperta la prima finestrella del calendario dell'Avvento.
Ma è nei prossimi gelidi giorni che si saluteranno i colleghi e gli amici, si compreranno gli ultimi regali, si impacchetteranno quelli abilmente nascosti negli armadi e nello sgabuzzino e nel baule della macchina. Poi inizierà il tour de force dei pranzi e delle cene con il parentado, dei baci e degli auguri da zero a novant'anni. Grazie al Cielo tutto si esaurirà in tre folli giorni e il 27 saremo già stati restituiti alla nostra libertà. Non sono entusiasta delle feste con i parenti, mi annoio in un modo inimmaginabile, capisco tuttavia che il Natale va celebrato con quelli che ti vogliono bene. Ma potremmo andarcene tutti al cinema - magari! - invece che stare seduti pietrificati su una sedia a mangiare e a dire cose poco interessanti per tirar sera. Vabbè, ma io sono un caso particolare e il mio giudizio è assolutamente sindacabile.
La letterina di Natale che FranzBello ha scritto finalmente di proprio pugno è stata imbucata a Metz ("così è più vicina al Polo Nord") e constava di un unico desiderio: un'officina con le macchine.
- Ma FranzBello, la vorresti di Lego oppure come?
- Quella che vuole Babbo Natale, lui sa quello che mi piace!
- E non scrivi nient'altro sulla letterina?
- No mamma, ho capito che Babbo Natale mi porta anche altre cose che sa che mi piacciono. Quindi va bene così.
(Meno male, perchè l'officina del Lego City è stata comprata a metà Novembre e - ci cadesse il Cielo sulla testa - non avremmo potuto più cambiarla.)
Ma è nei prossimi gelidi giorni che si saluteranno i colleghi e gli amici, si compreranno gli ultimi regali, si impacchetteranno quelli abilmente nascosti negli armadi e nello sgabuzzino e nel baule della macchina. Poi inizierà il tour de force dei pranzi e delle cene con il parentado, dei baci e degli auguri da zero a novant'anni. Grazie al Cielo tutto si esaurirà in tre folli giorni e il 27 saremo già stati restituiti alla nostra libertà. Non sono entusiasta delle feste con i parenti, mi annoio in un modo inimmaginabile, capisco tuttavia che il Natale va celebrato con quelli che ti vogliono bene. Ma potremmo andarcene tutti al cinema - magari! - invece che stare seduti pietrificati su una sedia a mangiare e a dire cose poco interessanti per tirar sera. Vabbè, ma io sono un caso particolare e il mio giudizio è assolutamente sindacabile.
La letterina di Natale che FranzBello ha scritto finalmente di proprio pugno è stata imbucata a Metz ("così è più vicina al Polo Nord") e constava di un unico desiderio: un'officina con le macchine.
- Ma FranzBello, la vorresti di Lego oppure come?
- Quella che vuole Babbo Natale, lui sa quello che mi piace!
- E non scrivi nient'altro sulla letterina?
- No mamma, ho capito che Babbo Natale mi porta anche altre cose che sa che mi piacciono. Quindi va bene così.
(Meno male, perchè l'officina del Lego City è stata comprata a metà Novembre e - ci cadesse il Cielo sulla testa - non avremmo potuto più cambiarla.)
postato da: claramarina alle ore 15:24 | link | commenti
categorie: tanti auguri a te, franzbello e cicciopao
categorie: tanti auguri a te, franzbello e cicciopao
Dicembre e dintorni
In questo dicembre di febbriciattole e di feste lamammachelavoraatempopieno dimostra una flessibilità invidiabile. Certe mattine riesce ad accompagnare Franzbello alle elementari, CiccioPao febbricitante dalla nonna, ripassare da casa prendere la bici, arrivare in ufficio, saltare la pausa pranzo, cercare di lavorare il più possibile per il documento da inviare chiaramente e tassativamente entro domani mattina, alle quattro riprendere la bici (chieste due ore di permesso), arrivare con i capelli per aria e le orecchie ghiacciate a scuola, entrare di soppiatto in classe mentre già eccheggiano le canzoni del saggio di musica, riprendere fiato, dopo la festa riprendere bici e FranzBello, ripassare dalla nonna a prendere CiccioPao ancora febbricitante e sponsor della tachipirina, trascinarsi a casa, afferrare il telefono per chiamare l'ufficio e chiedere se c'è ancora bisogno di lei.
Tuttavia questo "ameno" quadretto ha un lieto fine: per fortuna i colleghi stanno finendo il lavoro, lamammachelavoraatempopieno può rimanere a casa con i propri figli e il documento verrà spedito domani mattina appena arrivati in ufficio.
Fine della giornata.
Presto verrà Natale.
Il portone dell'azienda si chiuderà dietro di me per due settimane.
Celapossofare.
Ancora una volta senza navigatore satellitare. OLE'
Siamo arrivati ancora una volta a casa Dupond senza avere un navigatore satellitare.
Non l'abbiamo. Non lo compreremo. Non ci siamo ancora persi. Eppure i posti dove andiamo noi sono sempre off the beaten tracks, insomma sempre altrove, sempre in posti (quasi) sconosciuti. Pochi cartelli, stradine in mezzo alla campagna, quartieri residenziali di città minori, paesini famosi ma non più di tanto, casa di amici. Che raggiungiamo sempre arrivando fino al citofono o allo zerbino.
In particolare per quanto riguarda Jerome e Renata - i nostri amici francesi - siamo andati a trovarli ovunque. Dalla prima volta in cui andai a trovare Renata che scavava a Brugg in Svizzera e in macchina andammo fino a Charleroi. Poi il loro matrimonio a La Rochelle, la prima casa a Ostergnies al confine con il Belgio, la successiva a Montpellier nella Linguadoca e ora a Metz in Lorena. Per non parlare di quel Capodanno in cui li raggiungemmo a Folles nel Limousin. Senza di loro la Francia per noi non sarebbe la stessa naturalmente. Ormai se dobbiamo andare da qualche parte e il tragitto ci sembra impervio ci diciamo sempre "se siamo arrivati a Ostergnies possiamo arrivare ovunque".
Così Sabato 4 dicembre siamo arrivati con le sole fotocopie stampate di GoogleMaps allo zerbino di Casa Dupond a Metz. Incredibile.
Francesco e Paolo hanno giocato con Jeremie e Amelia senza conoscere le rispettive lingue, ma sono bastate un paio di spade da cavalieri e un album da colorare per creare amicizia e sinergia. Noi grandi abbiamo chiaccherato, riso e scherzato e adesso Renata e Jerome ci mancano molto, come succede sempre. Abbiamo gli stessi interessi e gli stessi libri sugli scaffali, lo stesso rapporto con i nostri figli e la stessa visione della vita. Condividiamo professioni e aspirazioni: il papàprof insegna lettere e Jerome insegna Storia e Geografia. Renata fa l'archeologa per la provinica di Metz che è quello che idealmente potrei fare io (non per niente ci siamo conosciute su un scavo...un milione di anni fa!).
Che dire di questi quattro giorni e mezzzo in giro per l'Europa? Che Ribeauvillè in Alsazia dove abbiamo fatto tappa la prima notte è stata una piacevole scoperta con le case a graticcio e il mercato medievale alla mattina. Che a Metz probabilmente si vive bene e così a Nancy. Che Saint Nicolas la mattina del 6 dicembre ha portato dolci e regalini anche a noi, suscitando l'entusiasmo dell'incredulo FranzBello che non si capacita ancora di come Saint Nicolas abbia potuto sapere che eravamo anche noi a Metz...Che abbiamo parlato quattro giorni in inglese, a volte in francese, e qualche parola in italiano e in polacco. Che al ritorno abbiamo fatto l'autostrada in Germania (per cambiare un po' altrimenti ci annoiamo, no?). Che essere coccolati dagli amici è sempre bello. Che FranzBello e CiccioPao hanno dato il meglio di sè (sul serio) e sono stati degli ottimi compagni di viaggio. Che il confit de canard non è niente male e che abbiamo fatto scorta di lebkuchen tedeschi.
Che viaggiare è la nostra passione e continueremo a farlo, sempre con il nostro spirito da routard instancabili e inarrestabili.
Non l'abbiamo. Non lo compreremo. Non ci siamo ancora persi. Eppure i posti dove andiamo noi sono sempre off the beaten tracks, insomma sempre altrove, sempre in posti (quasi) sconosciuti. Pochi cartelli, stradine in mezzo alla campagna, quartieri residenziali di città minori, paesini famosi ma non più di tanto, casa di amici. Che raggiungiamo sempre arrivando fino al citofono o allo zerbino.
In particolare per quanto riguarda Jerome e Renata - i nostri amici francesi - siamo andati a trovarli ovunque. Dalla prima volta in cui andai a trovare Renata che scavava a Brugg in Svizzera e in macchina andammo fino a Charleroi. Poi il loro matrimonio a La Rochelle, la prima casa a Ostergnies al confine con il Belgio, la successiva a Montpellier nella Linguadoca e ora a Metz in Lorena. Per non parlare di quel Capodanno in cui li raggiungemmo a Folles nel Limousin. Senza di loro la Francia per noi non sarebbe la stessa naturalmente. Ormai se dobbiamo andare da qualche parte e il tragitto ci sembra impervio ci diciamo sempre "se siamo arrivati a Ostergnies possiamo arrivare ovunque".
Così Sabato 4 dicembre siamo arrivati con le sole fotocopie stampate di GoogleMaps allo zerbino di Casa Dupond a Metz. Incredibile.
Francesco e Paolo hanno giocato con Jeremie e Amelia senza conoscere le rispettive lingue, ma sono bastate un paio di spade da cavalieri e un album da colorare per creare amicizia e sinergia. Noi grandi abbiamo chiaccherato, riso e scherzato e adesso Renata e Jerome ci mancano molto, come succede sempre. Abbiamo gli stessi interessi e gli stessi libri sugli scaffali, lo stesso rapporto con i nostri figli e la stessa visione della vita. Condividiamo professioni e aspirazioni: il papàprof insegna lettere e Jerome insegna Storia e Geografia. Renata fa l'archeologa per la provinica di Metz che è quello che idealmente potrei fare io (non per niente ci siamo conosciute su un scavo...un milione di anni fa!).
Che dire di questi quattro giorni e mezzzo in giro per l'Europa? Che Ribeauvillè in Alsazia dove abbiamo fatto tappa la prima notte è stata una piacevole scoperta con le case a graticcio e il mercato medievale alla mattina. Che a Metz probabilmente si vive bene e così a Nancy. Che Saint Nicolas la mattina del 6 dicembre ha portato dolci e regalini anche a noi, suscitando l'entusiasmo dell'incredulo FranzBello che non si capacita ancora di come Saint Nicolas abbia potuto sapere che eravamo anche noi a Metz...Che abbiamo parlato quattro giorni in inglese, a volte in francese, e qualche parola in italiano e in polacco. Che al ritorno abbiamo fatto l'autostrada in Germania (per cambiare un po' altrimenti ci annoiamo, no?). Che essere coccolati dagli amici è sempre bello. Che FranzBello e CiccioPao hanno dato il meglio di sè (sul serio) e sono stati degli ottimi compagni di viaggio. Che il confit de canard non è niente male e che abbiamo fatto scorta di lebkuchen tedeschi.
Che viaggiare è la nostra passione e continueremo a farlo, sempre con il nostro spirito da routard instancabili e inarrestabili.
postato da: claramarina alle ore 00:04 | link | commenti (1)
categorie: si parte, luoghi del cuore, franzbello e cicciopao, che bello il mondo
categorie: si parte, luoghi del cuore, franzbello e cicciopao, che bello il mondo
Tempo per CiccioPao / La-Milano-che-vorrei
All'andata non pioveva.
La casa del Leo è troppo vicina per andarci con il tram, troppo lontana per andarci a piedi. Allora nonostante nere nubi volteggiassero sulla grandecittàdelnord abbiamo preso la bici.
La mamma di Leo è slovena e suo papà marocchino. Alla festa c'erano solo coppie miste e bambini bi-trilingui. Per una volta nella mia vita mi sono sentita in -piacevole- minoranza. Unica italiana di nascita che vive in italia, ha genitori italiani e un marito italiano.
Ho trascorso un paio d'ore nella Milano-che-vorrei. E mi sono divertita tantissimo. E un po' ne sento già la mancanza. C'erano inglesi, svedesi, danesi, americani. Si parlava inglese e italiano. Si facevano confronti, si discuteva, si rideva. E' stato bellissimo. E certe paranoie dei miei amici mi sono sembrate lontanissime. In un altro universo direi. Tanto che quando Helena, la mamma del leo, mi ha proposto di portare i piccoletti a teatro un paio di volte nei prossimi mesi ho accettato con evidente entusiasmo. Mi piace scoprire nuovi amici e mi piace conoscere gente simpatica e interessante. E se questo capita grazie ai miei figli tutto ciò ha un valore altissimo.
Al Leo hanno regalato una bellissima Saetta McQueen a pile, enorme, a misura di bambino. A CiccioPao è piaciuta così tanto -quasi fosse un suo regalo - che ci si è seduto dentro a mangiare la torta (oltre a non averla abbandonata un attimo e aver capito all'istante come si guidava). Uno spettacolo.
E siamo tornati a casa pedalando sotto la pioggia al grido di "Ho guidato la Ferrari".
La casa del Leo è troppo vicina per andarci con il tram, troppo lontana per andarci a piedi. Allora nonostante nere nubi volteggiassero sulla grandecittàdelnord abbiamo preso la bici.
La mamma di Leo è slovena e suo papà marocchino. Alla festa c'erano solo coppie miste e bambini bi-trilingui. Per una volta nella mia vita mi sono sentita in -piacevole- minoranza. Unica italiana di nascita che vive in italia, ha genitori italiani e un marito italiano.
Ho trascorso un paio d'ore nella Milano-che-vorrei. E mi sono divertita tantissimo. E un po' ne sento già la mancanza. C'erano inglesi, svedesi, danesi, americani. Si parlava inglese e italiano. Si facevano confronti, si discuteva, si rideva. E' stato bellissimo. E certe paranoie dei miei amici mi sono sembrate lontanissime. In un altro universo direi. Tanto che quando Helena, la mamma del leo, mi ha proposto di portare i piccoletti a teatro un paio di volte nei prossimi mesi ho accettato con evidente entusiasmo. Mi piace scoprire nuovi amici e mi piace conoscere gente simpatica e interessante. E se questo capita grazie ai miei figli tutto ciò ha un valore altissimo.
Al Leo hanno regalato una bellissima Saetta McQueen a pile, enorme, a misura di bambino. A CiccioPao è piaciuta così tanto -quasi fosse un suo regalo - che ci si è seduto dentro a mangiare la torta (oltre a non averla abbandonata un attimo e aver capito all'istante come si guidava). Uno spettacolo.
E siamo tornati a casa pedalando sotto la pioggia al grido di "Ho guidato la Ferrari".
postato da: claramarina alle ore 11:55 | link | commenti (3)
categorie: vita da mamma, franzbello e cicciopao, abito a milano, che bello il mondo
categorie: vita da mamma, franzbello e cicciopao, abito a milano, che bello il mondo
Tempo per FranzBello / La Patente del Giovane Cuoco
Domenica scorsa ho partecipato con FranzBello ad un laboratorio di cucina organizzato dal sito Milanoperibambini. E' sempre bello vedere bambini che non si conoscono interagire facilmente tra di loro e allo stesso modo relazionarsi con adulti che non hanno mai visto.
E' stata una piacevole oretta in cui i bambini hanno impastato, tirato la sfoglia, tagliato, mescolato ingredienti vari per poi arrivare a fare alcuni panzerottini che poi abbiamo cucinato a casa.
Ci ospitava il cosiddetto Negozio Civico ChiamaMilano, uno spazio a disposizione gratuitamente per associazioni e gruppi per attività varie e allo stesso tempo un luogo di condivisione per i cittadini relativamente alle problematiche della città.
Mi piace tanto dedicare del tempo a FranzBello. Lui è orgoglioso di fare quello che fa e di farlo con me. E soprattutto di farlo "da solo" con me, ogni tanto senza la presenza - invadente - di CiccioPao.
So per certo - perchè già è così in alcune cose - che quando CiccioPao sarà più grande (un po', mica tanto, tra sei mesi o un anno) sarà bello andare tutti insieme a fare qualche laboratorio o al cinema. E allora anche FranzBello godrà della compagnia del suo fratellino-bonzo.
Continueremo tuttavia a dedicare dei momenti separati ad entrambi.
Anche a CiccioPao piace stare da solo con il papà o con la mamma. L'altra domenica siamo andati alla festa del Leo in bici sotto la pioggia e ci siamo divertiti un sacco ma ve lo racconto nel prossimo post.
E' stata una piacevole oretta in cui i bambini hanno impastato, tirato la sfoglia, tagliato, mescolato ingredienti vari per poi arrivare a fare alcuni panzerottini che poi abbiamo cucinato a casa.
Ci ospitava il cosiddetto Negozio Civico ChiamaMilano, uno spazio a disposizione gratuitamente per associazioni e gruppi per attività varie e allo stesso tempo un luogo di condivisione per i cittadini relativamente alle problematiche della città.
Mi piace tanto dedicare del tempo a FranzBello. Lui è orgoglioso di fare quello che fa e di farlo con me. E soprattutto di farlo "da solo" con me, ogni tanto senza la presenza - invadente - di CiccioPao.
So per certo - perchè già è così in alcune cose - che quando CiccioPao sarà più grande (un po', mica tanto, tra sei mesi o un anno) sarà bello andare tutti insieme a fare qualche laboratorio o al cinema. E allora anche FranzBello godrà della compagnia del suo fratellino-bonzo.
Continueremo tuttavia a dedicare dei momenti separati ad entrambi.
Anche a CiccioPao piace stare da solo con il papà o con la mamma. L'altra domenica siamo andati alla festa del Leo in bici sotto la pioggia e ci siamo divertiti un sacco ma ve lo racconto nel prossimo post.
postato da: claramarina alle ore 11:37 | link | commenti
categorie: vita da mamma, questo lho fatto io, franzbello e cicciopao, partecipo anche io
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