venerdì 18 novembre 2011

venerdì, 29 gennaio 2010

Che melassa

Pare che la vicenda-maestra-delle-elementari si vada risolvendo, beh almeno da Settembre in poi. Non entro nei dettagli che sono poco interessanti, ma in un pomeriggio di delirio lavorativo come questo mi sono arrivate un paio di mail in cui un paio di mamme si facevano reciprocamente (e pubblicamente) i complimenti per quanto erano state brave a risolvere la cosa. Sdolcinate in un modo che non vi dico. Un po' adolescenziali anche, un po' da befane, un po' a dire il vero da streghe.
Capisco che qualcuna si sia adoperata più delle altre, ma questo non significa che sia indispensabile ricoprirla di onori manco fosse Augusto Imperatore. Tra l'altro vi dirò, che finchè non vedo concretamente il risultato, non ci credo.


postato da: claramarina alle ore 16:40 | link | commenti
categorie: vita da mamma, chi mi accompagna a scuola
giovedì, 28 gennaio 2010

Tempo per CiccioPao / a colloquio con la maestra

E anche CiccioPao diventa grande. Tra un mese compie tre anni e sono già iniziate le iscrizioni alla materna. Mi fa un po' impressione ma allo stesso tempo sono contenta perchè comincia a dire delle belle frasette, a fare i puzzle e a dire i nomi dei suoi compagni del nido. La maestra Germana viene da lontano - con l'aero come dice Pao - e ama oltre ogni immaginazione i suoi piccoletti della classe Luna. Li coccola, si fa prendere in giro e un po' le dispiacerà quando Pao, la Viola, Sasha, la Ada, la Cecilia e gli altri passeranno alla materna. Deve essere difficile anche per lei. Alla fine saranno stati insieme due anni (Pao ha fatto il primo anno in una sezione lattanti in un altro nido) e i bimbi sono diventati dei bambini da neonati che erano.
La Germana dice che Pao ha molta fantasia nel giocare con le costruzioni (le riveliamo che a casa gioca già con il LegoCity del Franz?) e nel suo piccolo è un "leader". Se decide di scegliere un laboratorio oppure un altro, è sicuro che avrà un certo seguito. Per fortuna fa molto caos e pochi
danni e comunque quando è stanco si siede con un libro sulle ginocchia e ciuccia il pollice. Poi quando c'è da fare la nanna prende un peluche (del nido) e si addormenta vicino alla Viola. E' molto socievole e lo conoscono tutti. Se passeggi per il quartiere spesso incontri qualcuno (genitore, nonno, fratello) che lo conosce e che tu non hai mai visto. Un vero spettacolo. Poichè è uno dei "grandi" (...) del nido spesso aiuta i piccoli a giocare o spiega loro che una certa cosa si fa o non si fa. La maestra sostiene che ci riesce, pur con quel suo modo strano di parlare che dice solo le finali delle parole e certe volte non capisco niente neppure io. A Pao rimarrà poco del nido, ma noi ne avremo una bellissima memoria (come d'altra parte è accaduto con il Franz). Di certo l'aver trascorso serenamente questi primi anni di vita gli sarà di grande vantaggio.
Anche se -tuttora- tutte le mattine dice "no nido, nido chiuso" e deve sempre portare con se' un giochino o un libro per consolarsi.

domenica, 24 gennaio 2010

Ma tu sai cos'è il frottage?

Vietato non toccare. Bambini a contatto con Bruno Munari.
Così si intitola la mostra-gioco a cui siamo stati invitati per festeggiare il compleanno della nostra amica Alice. Si tratta di un percorso di gioco e di esperienze tattili allestito dal
Muba (Museo dei Bambini) di Milano all'interno della Triennale. Si sviluppa in vari momenti di scoperta e di creatività durante i quali bambini e genitori partecipano attivamente toccando, gattonando, giocando, disegnando, inventando storie. L'idea deriva dal genio di Bruno Munari, i cui collaboratori a Milano hanno anche fondato un laboratorio permanente.

« C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di
cicci e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri. (Bruno Munari)»


Insomma, che dire. Ci siamo divertiti molto. E chissà come farebbe bene gattonare un po' su un tappeto morbido anche a certi genitori che dico io.
E poi abbiamo giocato al frottage, una tecnica di disegno che consiste nell'appoggiare un foglio di carta su una superficie irregolare (chiamata tecnicamente texture) e poi passarci su un pastello a cera o simile facendo così emergere i rilievi della superficie sottostante. Chi di noi da piccolo non l'ha mai fatto mettendo sotto un foglio di carta una moneta da cento lire? L'importante è che la superficie d'appoggio sia ruvida. All'inizio si tratta soltanto di far affiorare le rugosità della superficie (pensate ad esempio i muri rugosi di certe scuole, o l'impagliatura delle sedie o quella gomma a pallini che c'è come pavimento nella metropolitana...). Successivamente si può scegliere di fare un disegno e scegliere per ogni particolare una texture diversa. I risultati sono sorprendenti e lo possono fare anche i bambini più piccoli.

Siamo tornati a casa con il nostro piccolo bagaglio pieno di idee nuove. Mica male! E in più abbiamo degnamente festeggiato l'Alice e infine abbiamo pulito tutto lo scalone della Triennale (di questo ringrazia il Presidente e il Museo tutto).

Peccato però che appena fuori dal palazzo non fosse più visitabile (chiude alle 17) il nuovo allestimento della fontana "I Bagni Misteriosi" di De Chirico, appena restaurata.

Sarebbe stata la ciliegina sulla torta (dell'Alice eh eh).
lunedì, 18 gennaio 2010

Genitori

Genitori fortemente paranoici. E non capisco come certi bambini possano sopravvivere a tali genitori. Genitori incattiviti con il mondo, la scuola, le maestre, il preside. Forse non vorrei averli nemmeno come colleghi nella migliore azienda del mondo ma neanche in piscina o al parco. Genitori che non sorridono, che dicono "è una questione di principio", genitori molto rigidi e aggiungerei molto milanesi inside.
E hanno anche il coraggio di dire che "mica ho detto che voglio dare fuoco alla scuola!". No, certo, non l'hai detto. Ma se ti capitasse....spero di non essere nei dintorni. Se la riunione extra-scuola di ieri pomeriggio fosse finita almeno in rissa...almeno ci saremmo divertiti e un bel pugno in faccia ad un paio di mamme non ce lo saremmo risparmiato. Invece siccome siamo civili abbiamo concordato una modalità più o meno comune e ce ne siamo andati a casa.
Io capisco che vuoi il meglio per tuo figlio, ma averci mandato la prima mail di protesta il 22 settembre, a una settimana dall'inizio della scuola, doveva farci capire che tipo sei. E visto che ad un certo punto non ti abbiamo più risposto, forse dovevi capire che tipi siamo noi. E non è che tu non abbia ragione. Diciamo che ne hai un po', ma il tuo comportamento è controproducente. E' vero. La maestra a volte non c'è. Una supplente fissa non si può avere. E la scuola pubblica ha un sacco di lacune, che non sono sicura che la scuola privata non abbia. Ma non è questa la questione. Se vuoi andare via, perchè non ci liberi della tua presenza?
Io e il papàprof eravamo ammutoliti ieri sera e io non ho avuto la forza di spiaccicare più di mezza parola. Non sono abituata a parlare in pubblico e mi confondono i continui battibecchi su una faccenda che non mi è del tutto chiara.
Non ho capito certi genitori cosa ci fanno lì, dove ci sono anche io. In questo senso. Io purtroppo non posso scegliere un'altra scuola per i miei figli e forse non voglio. E' la scuola di quartiere, è la scuola per noi più comoda. La logistica familiare ha imposto alcune scelte, e alla fine non è neppure la scuola peggiore del mondo. Appena fuori dal centro. Bassissima percentuale di extracomunitari (ammesso che faccia la differenza). Buon quartiere abitato prevalentemente da impiegati, insegnanti e liberi professionisti. Famiglie a posto. Bambini simpatici e bravi.
OK ci è capitata una maestra che spesso è assente e il preside purtroppo lo sapeva già prima.
Per il momento andremo dal preside. Ma io non sono nelle condizioni di spostare mio figlio in un'altra scuola. La maestra è di ruolo e quando c'è prosegue il programma. Vediamo se alla fine dell'anno i nostri bambini saranno rimasti indietro. Semmai chiederemo alla maestra il perchè. A dire il vero FranzBello non dice giorno giorno se la maestra c'è o no. Penso che per lui non sia fondamentale. Anche a me piacerebbe che la presenza dell'insegnante sia più continuativa, eccheccavolo. Ma FranzBello e i suoi compagni - sopratutto i maschi a dire il vero - non si fanno sconvolgere da così poco. Gli bastano un foglio e dei pennarelli e possono stare a disegnare per ore, a dire il vero anche senza maestra.
La questione è spinosa ma non tale da mettere a repentaglio la serenità dei nostri figli con problematiche che per ora non li toccano.


sabato, 16 gennaio 2010

Haiti

Da quando sono diventata mamma sono ancora più sensibile nei confronti di tutto ciò che riguarda i bambini. A esempio non riesco più a vedere film violenti in cui sono coinvolti dei piccoli senza che mi luccichino gli occhi e che mi sgorghi qualche lacrima. Certe volte piango proprio anche se è vero che è solo fiction, ma sappiamo tutti che da qualche parte nel mondo e perchè no magari vicino a noi succedono le stesse cose.
Tutto questo per dirvi che le immagini del terremoto di Haiti - che purtroppo non è un film - mi hanno colpito molto. Anzi moltissimo.
Vorrei avere la possibilità di aiutare in prima persona, ma non sono un medico nè un fund raiser, nè un casco blu, nè un esperto in emergenze. Il massimo che posso fare è inviare il mio contributo, una piccola goccia in verità, e sperare che possa servire a qualcosa.
Infine posso sensibilizzare chi sta intorno a me.
Non mi comprerò una giacca nuova quest'inverno, ma spero di aver fatto del bene a qualcuno.
Io ho donato tramite la Fondazione Francesca Rava, che ad Haiti gestiva l'unico ospedale pediatrico, ora evacuato (tutti i bambini incolumi) e al momento sede della Protezione Civile Italiana.

Penso anche che sia venuto il momento per me di adottare un bambino a distanza. I miei figli adesso sono in grado di capire e per noi che abitiamo in una parte del mondo abbastanza fortunata è davvero un piccolo gesto.

PER DONARE
- Fondazione Francesca Rava
- Caritas Ambrosiana
- Terre des Hommes
- Medici Senza Frontiere
- Unicef
- Croce Rossa Italiana
-
tramite i conti attivi presso Banca Etica
-
tramite
AGIRE coordinamento di vari enti e organizzazioni

postato da: claramarina alle ore 08:06 | link | commenti
categorie: vita da mamma
giovedì, 07 gennaio 2010

Vacanze....

Al maso non c'è la caffettiera, non c'è la grattugia e dal piumino di notte mi escono i piedi perchè è corto. Però al maso ci sono i conigli, il gatto guglielmo (filastrocca inventata da noi: il gatto guglielmo aveva in testa l'elmo, faceva le battaglie contro le quaglie), il latte della mucca carolina e tanta tanta neve.

(Quasi) appena tornati dall'Alto Adige, un buon proposito per il nuovo anno: tornarci! subito! appena possibile! siiiiiiiiiiiiiii ! ! ! !

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