venerdì 18 novembre 2011

mercoledì, 26 maggio 2010

Hic sunt leones (parvissimi leones)

Sono scesa nell'Arena a fianco della maestra M. con i leoncini della prima elementare. E mi sono divertita un sacco!
Sotto il sole -finalmente- implacabile del maggio milanese, sul prato verde di quel magico posto che è l'Arena dove erano previsti giochi e gare per i bambini delle scuole milanesi.

Non c'era nessuna medaglia da vincere, i piccoli hanno corso giocato schiamazzato si sono rotolati sul prato e hanno dato il meglio di se'. Sono bambini davvero simpatici e considerando che non sono la loro maestra, che pure era presente, ma un genitore qualsiasi capitato lì quasi per caso, insomma sono stati proprio bravi.

I loro sorrisi e le loro risate sono indimenticabili e coinvolgenti. Si vogliono bene tra loro: GIA' bene aggiungerei, visto che siamo in prima elementare e non tutti si conoscevano dalla materna. Ci tengono l'uno all'altro, si aiutano, si cercano, si ammirano (e -chissà- di certo un po' si invidiano a vicenda).

Quando abbiamo giocato al tiro alla fune contro una terza hanno resistito a lungo e fino in fondo. Ma gli altri erano grandi il doppio e decisamente più forti. Sono finiti tutti distesi in mezzo al fango in una risata liberatoria che aveva qualcosa di epico.

(Però nella corsa sono fortissimi. Domenica alla corsa della scuola P. è arrivato primo tra quelli di prima e non oltre il quarto o il quinto in assoluto.
Ha vinto una bellissima coppa che è l'orgoglio di tutta la classe. L. e C. gli erano dietro a ruota non molto lontano. Lo stesso FranzBello ha corso come un disperato - o forse più disperato era il papàprof che ha corso con lui - e quasi quasi superava il suo amico del cuore F. che pure gioca a calcio due pomeriggi a settimana. Sono arrivati almeno nei primi 100. Io che avevo già speso tutte le mie energie all'Arena il giorno prima, seguivo la corsa in bici con CiccioPao. Ecchecavolo. )


Quasi quasi mi dispiace non essere davvero la loro maestra.......(non che essere la mamma di uno di loro non mi basti EH!!!)

lunedì, 17 maggio 2010

Quando lavorare nella pubblicità serve DAVVERO a qualcosa...

Io e FranzBello al Salone del Libro di Torino, con un accredito stampa da "veri" giornalisti arrivato in extremis venerdi mattina via mail.
Non era previsto l'invito. Non era previsto nè lontanamente immaginato tornare a Torino un'altra volta per un altro importante evento praticamente nella stessa settimana.
Un desiderio fortissimo, certo. Ma una logistica del sabato che concedeva poca mobilità.
E quando è arrivata la mail (da Radio24), davvero inaspettata, la letterata - e la routard, a dire il vero - che c'è in me, non ha saputo resistere.
Papàprof a Saronno per le gare sportive della scuola e l'inaugurazione di una mostra a cui ha lavorato con alcuni suoi alunni.
CiccioPao piazzato last-minute dalla NonnAntonia per la giornata intera (l'abbiamo convinto che era un premio).
E io e il mio fido FranzBello via verso Torino.

E là ...... almeno un milione di libri, di tutti i tipi, almeno un milione di km a piedi, libri sfogliati, libri toccati, alcuni sfiorati, alcuni purtroppo solo guardati e altri visti da molto lontano. mille autori interessanti, copertine colorate, laboratori per bambini, grandi e piccoli editori, grandi e piccoli spazi. un mondo davvero da scoprire. In due parole il paradiso.

La visita è stata declinata sugli interessi di FranzBello, non poteva che essere così. Anche se davvero mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche autore di quelli che secondo il mio amato cliente editore (e non solo secondo lui) sono le nuove promesse del romanzo italiano come la Avallone, ad esempio.

Mi sono accontentata di sbirciare negli stand i nomi scritti sui programmi e di sfogliare i loro libri.

Mi sono anche limitata negli acquisti, consapevole della mia passione ma anche del mio tempo limitato (e con un occhio all'acquisto dell'altro giorno)

FranzBello ha partecipato ad un laboratorio di illustrazione e uno organizzato dalla GAM. Interessanti e ben condotti da validi esperti della materia.

Stremati dopo ore di giri tra libri, libri e ancora libri (ma è il paradiso e quindi la fatica era solo fisica), abbiamo esaudito un altro desiderio che -almeno io- avevo da molto e con cui domenica scorsa avevo contaminato il mio figlioletto.

Con una navetta gratuita, apparsa miracolosamente ai nostri occhi, siamo saliti sulla rampa elicoidale fino al tetto del Lingotto per vedere la (ex)pista delle prove. WOW. Un posto incredibile.
Al centro della pista, l'eliporto - tuttora in uso - degli Agnelli e la Pinacoteca ideata da Renzo Piano.

Ai quadri della pinacoteca abbiamo riservato la prossima visita a Torino.

La stanchezza si faceva sentire e guidare fino a Milano non è stata una passeggiata.

Però i baci di dama che abbiamo regalato al Papàprof erano davvero buoni!

Che avventura FranzBello. Ci torniamo l'anno prossimo?



mercoledì, 12 maggio 2010

Libri di mamme blogger

Oggi volevo farmi un regalo.
Ieri andando dal dentista ho preso così tanta acqua che mi sono presentata per trapanamenti, otturazioni e affini con le scarpe fradicie e i pantaloni bagnati fino al ginocchio. Ed ero riuscita anche a salire sul tram. Invano. Naturalmente. Avevo anche l'ombrello eh! che vi credete?

Ultimamente trovo molte occasioni per farmi un regalo e sono anche molto accondiscendente con me stessa. Anche se - devo ammettere - molto parca. In certi momenti però trovo che trattenersi sia quasi un errore. Vabbè. Giacchè da quando sono nati i miei figli quantifico ogni spesa necessaria o meno in quanti giorni di vacanza in più o in meno potrei fare con la stessa cifra, direi che un limite putroppo è d'obbligo.

Torniamo a noi.
Volevo farmi un regalo. La giornata era pessima, il lavoro tanto, le scarpe umide (ho preso l'acqua anche stamattina portando i bimbi a scuola), il telefono continuava a suonare, le mail arrivavano incessantemente, etc etc.....

Considerando infine che un libro è pur sempre uno sfizio, ma è comunque più utile di un gioiello, e in certi momenti mi da' la stessa soddisfazione, ho aperto il sito di una libreria on line e ho acquistato, forte di vari sconti e punti accumulati, nuovi e vecchi libri di mamme blogger.
In ordine sparso (nessuna me ne voglia):

- Quello che le mamme non dicono, 2010, Chiara Santamaria, machedavvero.blogspot.com/
- Una mamma da url, 2010, Patrizia Violi, www.extramamma.net/blog/
- Ero una brava mamma prima di avere figli, 2009, Paola Maraone, erounabravamamma.blogspot.com/
- Sono andata in vacanza con i figli e sono tornata viva, 2010, Carlotta Jesi, ideatrice di RadioMamma
- e infine Amelia e ZIo Gatto. Un'indagine alla PMI, un libro illustrato da Chiara Nocentini

E adesso non vedo l'ora di avere di nuovo una sera come stasera, in cui tutto tace, i piccoli dormono, il papàprof dorme, per leggermeli tutti d'un fiato come-solo-io-so-fare.


postato da: claramarina alle ore 22:25 | link | commenti (5)
categorie: vita da mamma, partecipo anche io
lunedì, 10 maggio 2010

Alla Sindone con i bambini

Il volontario ci ha chiesto almeno quattro volte se avevamo bisogno di qualcosa o se i bambini avevano sete. Un angelo davvero. Ma per fortuna o purtroppo ieri a Torino non faceva caldo, anzi il clima era mite, anzi alla fine si è messo anche a piovere.

Io e Maria con i bambini abbiamo potuto saltare la fila del primo tratto di percorso e abbiamo aspettato in un prato fiorito di margherite vicino alla tenda dell’accoglienza per i vecchietti (a quelli che non ce la fanno, viene proposta una sedia a rotelle per completare il percorso).

I due papà invece si sono fatti tutta l’ora di coda, tra gruppi di anziani, famiglie in gita, giovanotti e donzelle un po’ annoiati e un pubblico variegato di pellegrini di ogni tipo.

Nella seconda parte del percorso invece non c’è scampo. Si fa tutta, si fa tutti, a meno che tu non sia un vecchietto agonizzante o un neonato da allattare. I nostri piccoli erano abbastanza incontenibili, ma non erano i soli e tutto sommato sono stati fin troppo bravi.

La fila si muove abbastanza velocemente, il percorso è corredato da immagini sacre che raccontano la Passione di Cristo, passa nei sotterranei del museo di Antichità tra severi ritratti di epoca romana, costeggia i resti del teatro e sale al Duomo.

Lì nel silenzio si contempla. Si prega. Si ascolta. Due (2) minuti abbondanti. E’ tutto davvero troppo breve. Ma oltre non saremmo in grado di tenere i bambini, già abbastanza provati. Per gli adulti un paio di minuti in più non sarebbero male. Ma pazienza, tanto la prossima Ostensione è solo tra 40 anni!!!! (A quell’epoca avrò bisogno senz’altro di una sedia a rotelle, forse di una barella)

E’ davvero il sudario in cui venne deposto Gesù o no?

Oppure l’Uomo della Sindone è qualcun altro?

Non è fondamentale.

E’ sicuramente l’immagine (molto VIVA) di qualcuno che ha sofferto molto, che è stato torturato, che è stato ucciso. In un modo che ricalca il racconto della Passione, fin nei minimi particolari.

Questo abbiamo raccontato ai nostri bimbi, questo vorrei che avessero capito. Anche se è difficile, complicato e sembra così assurdo. Soprattutto se hai 6 o 7 anni.

FranzBello e CiccioPao hanno visto nella settimana prima della gita a Torino un bel DVD “La Sindone spiegata ai ragazzi” . Con una grafica simpatica e brevi episodi racconta della storia della Sindone, del suo tragitto dalla Terra Santa all’Europa, fino a Torino e di tutti i misteri che l’avvolgono e di come siano stati indagati. (non è pubblicità, è veramente carino)

Per CiccioPao era comunque troppo complicato.

Ma per FranzBello che sta per finire la prima elementare è stato molto interessante.

E davanti alla Sindone, la reazione più bella: Mamma, è quella vera?

Sì FranzBello, è quella vera. E noi siamo venuti a contemplarla.

Non so se avrai altre occasioni, probabilmente sì, ma spero che non ti dimenticherai di questa giornata trascorsa assieme al tuo amico Benedetto , alla sua famiglia e alla tua famiglia.

A riempirci le tasche di margherite nei Giardini reali, a correre sotto i portici di Piazza San Carlo, a giocare nel cortile di Palazzo Reale, a far foto a statue, palazzi e viali.

Al Museo Egizio la fila era troppo lunga e già eravamo faticosamente sopravvissuti a quella della Sindone.

Torneremo perché hai questi due genitori un po’ pazzi che portano i loro figlioletti ovunque, con qualsiasi tempo e con qualsiasi mezzo.

Torneremo a vedere un po’ di mummie, di sarcofaghi e di statue.

E ci ricorderemo che siamo venuti per la Sindone.

postato da: claramarina alle ore 14:49 | link | commenti (1)
categorie: si parte, franzbello e cicciopao, che bello il mondo

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