lunedì 26 dicembre 2011

Incredibile dictu

Per la prima volta nell'Era Bimbi  io e il papàprof siamo andati via per un week end insieme. Incredibile dictu!!!
Dovevamo andare nella solare Marsiglia grazie a due biglietti aerei Air France vinti su fb (potenza del social network) ma è successo un pasticcio di un'andata che non si poteva prendere e un ritorno che non avremmo mai preso, il tutto condito da uno sciopero mondiale dei mezzi pubblici. E così all'ultimo minuto abbiamo rinunciato (sigh, doppio sigh). Abbiamo rinunciato al Sud della Francia, al Vieux Port, alla Foire aux Santons, alla Boullabaisse, al Museo d'Archeologia Mediterranea, al nostro B&B nel Panier.
Ma poichè la nostra regola è 'non rinunciare mai ad un viaggio', abbiamo al volo prenotato treno e alloggio e trattoria a Venezia. OLE'.
Franz ha guadagnato la nostra presenza alla festa di natale della III C ma poi lui e Pao sono stati comunque spediti dagli zii (ormai avevamo messo in ballo un tale ambaradam....)
Io e il papàrpof ci siamo goduti una Venezia bellissima, senza folla e col cielo azzurro.
Un B&B in un antico palazzo che non ci è costato più di un ostello, molto confortevole, fuori dai percorsi turistici e con un cortile con pozzo originale, che d'estate deve essere una delizia.
Una trattoria prenotata da Milano seguendo la bibbia di Tripadvisor e scoprendo sul luogo che era esattamente davanti alla porta del B&B. Un luogo ameno, raccolto e molto veneziano, dove due giovani osti raccontano di sè e di Venezia e cucinano piatti ottimi con prodotti freschi di giornata.
E poi io e il Papàprof a Torcello (andateci se potete, è un posto fuori dal mondo, amato da Hemingway e con una bellissima basilica dell'XI secolo), poi a Burano anche se ormai era buio, e il giorno dopo alla Punta della Dogana, al Guggenheim e ancora in giro per calli, campi e campielli.
Venezia d'inverno è bellissima. In giro solo i veneziani e pochi sparuti turisti. Abbiamo fatto mille fotografie, abbiamo mangiato panini su una panchina vista Giudecca, attraversato mille campi con bambini che giocavano a pallone e vecchiette che chiaccherano. Abbiamo visto un tramonto infuocato da Torcello e se avessimo saputo che era un posto così bello forse avremmo scelto di dormire lì. A Rialto abbiamo fatto un giro al mercato del pesce e mangiato fritto misto in piazza insieme a local e stranieri.
Da tornarci subito.
Da tornarci anche con i bambini.
Perchè fuori stagione non costa tanto.
Perchè i campi e i campielli sono fatti apposta per rincorrersi e giocare.
Perchè prendere il vaporetto piace anche a noi, figurarsi a loro.
Perchè abbiamo scoperto che esistono anche dei giardini pubblici, e i panettieri fanno un sacco di cose buone.
Perchè è un posto mitico che ognuno di noi dovrebbe conoscere a fondo.



 

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