martedì 27 dicembre 2011

Natale e dintorni/2

Non è che io sia davvero contro i festeggiamenti di Natale. E' che la maratona cibo-parenti-cibo-parenti-cibo mi ammazza. Mi ammazza di cibo e soprattutto di noia. 
Per carità Natale è la festa degli affetti e della famiglia e io apprezzo tutto ciò. Ma essere costretta a tavola per lunghissime ore ad intrattenere conversazioni noiossissime per lunghissime ore, proprio no. Lo faccio. Lo subisco più che altro. Ma non lo trovo proprio divertente nè sensato. Poi per carità comprendo che i genitori sono contenti, i nonni sono contenti, gli zii sono contenti. Ma perchè per essere contenti mi dovete rimpinzare? E perchè dobbiamo stare a tavola duemila ore?
Quando invece avrebbe molto più senso andare insieme ad una bella Messa e donare il troppo a chi ne ha bisogno.
Invece di regali solidali non se ne parla e nemmeno di donazioni al posto del pranzo pantagruelico. 
Partecipo ma non condivido. E un po' ne soffro.
Preferirei che andassimo tutti -che ne so- alla Messa in Centrale o in Caritas. O che invece dei regali decidessimo tutti insieme di fare una donazione.
E' vero anche che potrei proporlo io.
Ma so già che non avrei molto successo.
Già quando chiediamo regali non eccessivi per i bambini, il parentado pensa che siamo un po' pazzi.
Difficile andare controcorrente.
Difficilissimo.
Ma forse è il futuro dell'umanità.
Togliere a chi ha molto (o molta fortuna) e dare agli altri, perchè solo così si troverà la via per vivere insieme.
Questo è il mio augurio per questo Natale e per il Nuovo Anno.
Che siamo più capaci di stare vicini agli altri, soprattutto ai più piccoli e ai più poveri.
Chissà se ne saremo davvero capaci.

1 commento:

trilly ha detto...

va bè è passato anche quello, siamo sopravvissuti tutti, e mai come quest'anno non vedevo l'ora che finissero tutti i festeggiamenti e le cene-pranzi pantagruelici...

(sono ilmaredentrome, anch'io ho traslocato...)