lunedì 9 settembre 2013

A Mostar con i bambini - Moschee e minareti

Il luogo come già detto è struggente ed emozionante.
Inoltre Mostar vista da vicino e cioè dalla città vecchia intorno al Ponte è veramente affascinante.
Le vecchie case e le botteghe sono state ricostruite e poste sotto la tutela dell'Unesco. Ci sono mille ristoranti e caffè a terrazze vista ponte, vista fiume, nei cortili. 

Ma adesso che siamo qui, cosa facciamo, che piaccia anche ai bambini?

Gli spunti non mancano. a dire il vero.
Ci sono moschee, minareti, fontane, case turche.
C'è quasi l'imbarazzo della scelta.

E c'è il Ponte, ovviamente.

La prima avventura è riuscire ad attraversare il Ponte senza spaccarsi nulla. I gradini sono lisci e scivolosissimi e quando c'è molta gente (come il pomeriggio che siamo arrivati noi) e non puoi attaccarti alla balaustra (e magari hai solo 6 anni), insomma è qui che inizia l'avventura!


E poi arriviamo alla moschea. Abbiamo preannunciato la visita già da quando eravamo ancora a casa, raccontando che qui in particolare ne avremmo potute vedere molte (non che in europa occidentale non ce ne siano, ma quanti di voi sono mai andati alla moschea a Milano o nelle proprie città?).


Ma la sopresa più grande è che si può salire sul minareto, sia alla Koski Mehmed-Pasha (sia, poi scopriremo, alla Karadjoz-Beg Mosque).  Cosa che non siamo mai riusciti a fare in medio oriente o in turchia.
Siamo sopravvissuti al giro delle mura di Ston, volete che rinunciamo alla sfida del  minareto? Non sia mai!!!

Cominciamo con la prima moschea, la Koski Mehemed Pasha. La si incontra appena dopo il ponte, entrando in un cortiletto sotto un arco. Risale al 1618 e come quasi tutte le altre moschee fu distrutta durante la guerra recente e poi ricostruita.


Il minareto è stretto stretto stretto, alto alto alto e come si dice sulla guida claustrofobico. Salendo infatti non ci sono finestre, ti senti in un tunnel verticale senza fine (e devi solo sperare che non debba scendere nessuno nello stesso momento).


Ma quando arrivi sul balconcino del muezzin, e mentre ancora ti riprendi dall'erta salita, davanti a te c'è il panorama che non ti aspetti. Tutta Mostar ai tuoi piedi, il fiume Neretva, il cielo, le montagne. Uno spettacolo. 












Il cortile della moschea inoltre è stata un'altra bella scoperta per i bambini. Al centro c'è sempre una fontana, che serve per le abluzioni rituali prima della preghiera.
Ma anche per bere, ovviamente.
E l'acqua fresca è stata la nostra salvezza nel caldo torrido di Mostar ad agosto. 

Inoltre ci sono panchine per riposarsi e ombra e spesso un portico e un giardino con gli alberi. 
E tombe con un turbante in cima, come non ne abbiamo mai viste. 



 




Così abbiamo familiarizzato con la città, che -dopo- ci è sembrata un po' più nostra.

Ma non è finita qui. Continuate a seguirci per le strade di Mostar!

3 commenti:

Mammagiramondo. ha detto...

Non sono mai stata attratta da Croazia e Bosnia ma leggendo i tuoi post e guardando le foto mi devo decisamente ricredere!
Tornerò per chiederti consigli! ;-)

viaggi e baci ha detto...

Ma sai che non ho mai immaginato che si potesse salire sopra a un minareto??? Inutile dire dunque che non l'ho mai fatto mente mi lascio sempre tentare da campanili e cupole.
Invece penso di sapere cosa voglia dire il turbante sopra alcune tombe: voi l'avete giá scoperto, vero?

Lotje ha detto...

veramente bello le foto.