lunedì 6 gennaio 2014

Sono salita di nuovo alla Verna - #sensomieiviaggi

Sono salita di nuovo alla Verna.
Là dove Francesco rimaneva giorni a pregare, sul monte che gli era stato donato.
Là dove si stendeva sulla nuda pietra.
Là dove convinceva frate lupo a tornare agnello.

E' un luogo a me caro: ci sono stata due volte quando avevo qualcosa tipo vent'anni con gli scouts e non ci sono mai più tornata fino all'altroieri. 

D'un tratto i ricordi si sono fatti intensi e vivi. Ripercorrere sentieri già battuti fa riscoprire dei pezzettini di noi.

A volte serve.
A volte serve recuperare quello che siamo.
Quello che siamo stati, evidentemente.
Quello che siamo ancora.
Quello che siamo ora grazie a quello che siamo stati.

E ricordare di quando, seduti vicino a quella esile croce di ferro sulla terrazza del Santuario, mentre lo sguardo spaziava sulle ampie foreste del Casentino (oggi invece nebbia a visibilità zero), si chiacchierava del nostro futuro. Di come saremmo stati, di cosa avremmo fatto.
Ma più del cosa, si chiacchierava del come. Chè uno nella vita può fare quello che vuole, ma dipende da come lo fa. Ci era già chiaro allora, ed eravamo tanto tanto giovani.

Piacerebbe la Clara di oggi alla Clara di allora?
Certamente si, anche se avrebbe potuto esser meglio (ah ah ah, n.d.r.).
Ma tutto sommato sì, le piacerebbe.
Probabilmente apprezzerebbe il suo continuo impegno per migliorare il mondo (anzi per lasciarlo migliore di come l'ha trovato), le piacerebbe la passione e l'energia che ci mette nel fare qualsiasi cosa, la passione che mette nel crescere i suoi figli, apprezzerebbe la sua vita vivace e colorata e piena di amici, condividerebbe la tolleranza-zero per i pigri e i nihilfacientes, gli arroganti e gli egoisti e in generale per i rompiballe (in questo non sono per niente simile a San Francesco...:)).

Non ci siamo discostati molto dalla traccia (e neppure coloro che erano con me allora seduti sotto la croce, a quanto ne so, e questo è di conforto).

Sono ancora la Clara che sale alla Verna. Anche se non ho più il fazzolettone da scout (che rimane però nel mio cuore).
Porto sulle spalle la fatica di tutti i giorni, la fatica di vivere nel rumore e nelle distrazioni della metropoli e della vita quotidiana, la fatica di crescere che sembra non finire mai anche se sei adulto da un po', e la fatica di crescere due tipetti che non si sa se saranno come me o meglio o peggio (ancora una volta la domanda è come e non cosa ....).

Porto sulle spalle la consapevolezza che la Chiesa di oggi ha tante pecche e tanti buchi neri, almeno quanto quella dell'epoca di Francesco.
E che lui fu capace di prendere posizione e andare controcorrente.
Si vestì di un saio e fu modello per tutti gli uomini della Terra.
E noi invece ci scherniamo davanti alle responsabilità e al sacrificio.

Sono ancora la Clara che sale alla Verna.

Fin qui in questo silenzio irreale, in questo bosco sacro.

Sono ancora la Clara che chiede di credere, di fare silenzio, di trovare l'essenzialità nelle relazioni personali e nel modo di essere.

Perchè ho bisogno di credere nell'Uomo e Francesco ci può insegnare la via.

E perchè in luoghi come questo è più facile trovare risposte e la forza di andare.






Con questo post partecipo all'iniziativa Il sacro dei miei viaggi dell'amica Monica del blog Viaggiebaci.

6 commenti:

Federica ha detto...

io son stata ad assisi ormai 10 anni fa: la porziuncola mi aveva colpito tantissimo

viaggi e baci ha detto...

Ciao Clara,
non riesco a scrivere nulla se non GRAZIE!
Le tue parole hanno fatto sorgerre in me riflessioni profonde ed è meglio se ci dormo su ...

PS: La clara di oggi piace molto alla Monica di oggi e penso anche a quella di allora!

acasadiclara ha detto...

Grazie a te Monica che ci inviti sempre a nuove sfide.

Norma ha detto...

Mi piace la Clara di allora e mi piace la Clara di adesso.
Un bellissimo post, fa molto pensare e m piacerebbe molto provare le tue sensazioni, il posto mi sembra perfetto, è veramente bellissimo.
Grazie
Ciao
Norma

Veramenteveronica ha detto...

La Verna...... io non avevo il fazzoletto da scout ma ero una ragazzina adolescente ,che andavaapregare conil gruppo dopo cresima e il mio frate D. a la verna .
adoro quelposto adoroil silenzio adoro la sua unicità e spettacolarità francescana che racchiude nellausa semplicità una ricchezza magica e particolare!!!!
ci sono stata con mio marito appenafidanzati e poi con ogni figlio.... è unposto per noi magico .... speciale......

grazie Clara

RobbyRoby ha detto...

ciao
io ci sono stata anni fa. Luogo di vero raccoglimento, di riflessione e di preghiera.