sabato 24 maggio 2014

La Pelota che vorrei - #sensomieiviaggi

Due anni fa abbiamo trascorso una settimana ad Hendaye, nei Paesi Baschi Francesi. 
Il luogo, semi-sconosciuto ai più, è un paesino che condivide con Hondarrabie e Irùn il confine tra Francia e Spagna.
E' un paesino ordinato, con una spiaggia spettacolare lunga 3 km e poco rovinato dall'edilizia balneare. Anzi ho notato che molti residence e case vacanza sono in stile basco (moderno ovviamente) e conferiscono al luogo un certo fascino. Noi stessi abbiamo affittato un appartamento nella parte alta del paese in una casa basca abitata da baschi.
Più famose sono altre località della costa basca francese come Saint Jean de Luz (la mia preferita) e Biarritz, più note e pertanto più affollate.

Da Hendaye siamo andati alla scoperta anche dell'entroterra in un Ferragosto che non prometteva niente di buono.
E abbiamo scoperto piccoli paesi alle falde dei Pirenei, dalla storia antica e dal fascino ineguagliabile.  

E soprattutto abbiamo potuto assistere a diverse partite di Pelota, sport che ci ha appassionato tanto da sopportare un acquazzone pur di veder finire una partita (poi tutti sono fuggiti al riparo) e  - nello stesso giorno - aspettare sotto il sole cocente per vederne iniziare un'altra.

(photo credit http://www.pelotari.fr) 

La Pelota si gioca in diversi modi a seconda dell'attrezzo che si impugna. L'unico che non c'è nella foto sono le mani, sì sì avete capito bene le mani nude, che è l'ottavo modo di giocare la Pelota.

Qualsiasi paese o villaggio sul territorio basco, sia francese che spagnolo, ha il suo "frontòn", una parete colorata nella piazza principale contro cui si gioca alla pelota.




E' incredibile, fateci caso, il giorno che ci andrete. Non c'è villaggio senza frontòn. Neanche il più piccolo.  Di solito è dipinto di rosa, a volte disegnato su un muro già esistente, a volte costruito di proposito e riporta quasi sempre l'anno di fondazione.  La piazza, ovviamente, serve anche da spazio per le feste, pranzi, santo patrono, mercato etc etc....a meno che non sia prevista una partita di pelota!!




Le partite di Pelota, poi, sono dei veri e propri eventi popolari. Ci sono i tifosi delle varie squadre, i parenti al seguito, e gli esperti che chiacchierano ai bordi del campo, i turisti - come noi - che passano di lì, la banda e gli abitanti del paese.

I giocatori sono elegantissimi. Di solito con pantaloni bianchi, scarpe bianche e magliette polo colorate.

Abbiamo assistito a tre diversi tipi di Pelota, quella con la "cesta" (quella più conosciuta), quella con la paletta di legno e quella a mani nude.

Ci è capitato anche, ad Hendaye, di alzarci tutti in piedi per cantare (gli altri, ovviamente) l'inno "nazionale" basco....





Sono feste molto sentite, e spesso gli abitanti indossano i foulard tradizionali baschi (diversi a seconda del paese e se sei uomo o donna).



A volte lo spazio davanti al fronton viene utilizzato anche per le manifestazioni di Forza Basca e cioè delle gare a chi è più forte, dove i partecipanti tirano alla fune, sollevano pesi e corrono con sacchi pesanti sulle spalle (a volte con pecore o capre vive), insomma danno dimostrazione di cosa sanno fare i veri Baschi, con grande gioia dei turisti e dei compaesani.


Non è che dopo questo viaggio ne abbia capito di più, ne' dei Baschi, ne' della Pelota.
Mi toccherà tornare là per approfondire!


Con questo post partecipo all'iniziativa "Il senso dei miei viaggi" ideata da Monica del  blog ViaggieBaci e portata avanti questo mese da Annalisa del blog GuastiQuotidiani. Seguiteci con l'hashtag  #sensomieiviaggi e partecipate anche voi!!!

7 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Clara! Che foto interessanti hai condiviso. È proprio quello che speravo, scoprire tradizioni "di nicchia" e luoghi fuori dalle rotte più battute.
Ah, piccola nota tecnica: l`hashtag è "sensomieiviaggi".

Unknown ha detto...

wow! Bellissima interpretazione del tema di questo mese! Non conoscevo proprio la pelota! ˆ_ˆ

Monica ha detto...

Sai che questo gioco l'avevo solo sentito nominare e non avevo la più pallida idea nè di che cosa fosse, nè in quale parte del mondo fosse giocato? Ora mi sono fatta una vera cultura in materia e grazie al tuo entusiasmo mi è venuta voglia di andare in questo angolino d'europa che mi ispira già da un po'. Comunuqe hai ragione: capitare per caso in manifestazioni di paese è uno dei più bei regali dei viaggi

Francesca Cioccoloni ha detto...

E io che credevo la Pelota fosse soltanto un gioco dei mesoamericani..
Quella a mani nude gli somiglia molto però, o sbaglio?

Federica ha detto...

questa tradizione della pelota, di avere uno spazio per giocare in ogni paese, è stupenda!!!

Norma ha detto...

Che bella la pelota, non l'ho però mai vista dal vivo, deve essere interessante.
Belle le tue foto
Ciao
Norma

acasadiclara ha detto...

grazie per i vostri commenti! neanche noi sapevamo nulla della Pelota prima di andare nei Paesi Baschi. A Milano una volta c'era un posto dove si giocava la Pelota, ma poi è diventato una location per eventi e comunque non ci siamo mai andati (diciamo che non era esattamente un posto per famiglie).
E' stata davvero una bella scoperta, e un po' il modo di stare in mezzo alla gente del luogo.