domenica 29 luglio 2012

Tipi da campo/2

 - i veri tipi da campo tornano con sole 2 mutande cambiate (su 7 che avevano nello zaino)...ARGH
 - i veri tipi da campo tornano senza calzettoni e se Akela chiede di chi sono quelli nel cesto delle cose perse non sanno se sono loro oppure no...ARGH
 - i veri tipi da campo tornano con delle magliette così zozze ma così zozze che sono finite direttamente nella candiggina
 - i veri tipi da campo hanno tenuto su gli stessi pantaloni per una settimana
 - ....e non è che al campo scout non ci si butti per terra o non si giochi nel bosco...
 - ....però mamma sono così comodi i pantaloni di velluto e poi sono blu mica si vede (mamma: vabbè meglio i pantaloni che le mutande  ....ARGH)
 - i veri tipi da campo tornano con una specialità (positivissmo, ndr)
 - i veri tipi da campo hanno paura al gioco notturno (mica tanta, mamma, solo un po' all'inizio... davvero!!!)
 - i veri tipi da campo non raccontano nulla, nè del cibo, nè del sonno, nè di niente perchè sono duri e puri
 - i veri tipi da campo dormono di fianco al loro amico anche se ha la febbre (voglio dormire vicino a F.C., vogliooooooooooooooooooooooooo)
 - i veri tipi da campo vogliono dormire vicino al loro amico anche se i letti sono due e loro - gli amici - sono in tre e allora uno sta in mezzo (sperando che i due letti non si aprano nel mezzo...ARGH)
 - i veri tipi da campo dicono che se durava due settimane invece che una a loro sarebbe piaciuto
 - anche se non hanno sentito la mamma o il papà per una settimana perchè al campo estivo non si può telefonare
- sai mamma che quando sono al campo, mica penso a voi, penso a giocare!
 - i veri tipi da campo non parlano mai delle lupette (femmine? quali femmine? perchè è un branco misto???)
 - i veri tipi da campo fanno il bagno nella fontana e poi vengono lavati dai capi con la canna dell'acqua (non è che per questo sorvoliamo sull'argomento mutande, però eh!!) 
 - i veri tipi da campo quando hanno la febbre stanno in cambusa e aiutano a cucinare (da domani, anche a casa!)
  - i veri tipi da campo se non hanno portato a casa almeno una lucertola viva, non sono contenti (un po' meno la lucertola)
 - i veri tipi da campo erano al loro primo campo da lupetti, non oso pensare i prossimi anni!

- i veri tipi da campo scendono dal pullman e cercano con gli occhi la mamma

CaT MammaFelice 2012_IV tappa!!!! Presentami un blog di poesia.

Ci ho pensato tanto, tantissimo quando MammaFelice ha lanciato questa IV tappa della sua CaT..... Mi si è quasi fuso il cervello. (Quindi tutto a posto!!). Ma proprio di blog di poesia non me n'è venuto in mente proprio nessuno. Non che non ami la poesia, per dire. Ma non è esattamente la mia passione e comunque non la cerco su internet. E' anche vero che la poesia si può trovare nelle foto e nelle parole e non c'è bisogno che siano in rima.
Poesia è un bel panorama e un racconto di qualcosa che mi appassiona.

Ma torniamo a noi. Vi potrei parlare della poesia greca antica, di Archiloco, e di Saffo e dello stesso Omero, che con la poesia hanno reso eterne le origini mitiche dell'Europa.
Ma vi annoierei, sicuramente, e quindi ho deciso di proporvi qualcosa di più vicino ai nostri tempi. 

Anche questa volta non vi proporrò un blog, ma un sito di un autore di poesie per bambini che forse alcuni di voi conoscono: Bruno Tognolini   http://www.webalice.it/tognolini/var-rim.html.
Non l'ho mai conosciuto di persona ma da come scrive deve essere un signore molto simpatico.
Le sue poesie sono intense e allo stesso tempo leggere, come vorremmo fosse la vita dei nostri bimbi. Vi consiglio di leggerle e vi saluto con una di quelle che mi piace di più e che ho usato spesso per i battesimi dei nostri amici:

FILASTROCCA DEL BAMBINO FUTURO

Per la giornata nazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, promossa dalla Commissione parlamentare per l'infanzia. Roma, 20 novembre 2006, Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

Sono un bambino, sono il tuo dono
Prima non c'ero e adesso ci sono
Sono il domani, dalle tue mani
Devi difendermi con le tue mani
Sono il futuro, sono arrivato
E sono qui perché tu mi hai chiamato
Come sarà l'orizzonte che tracci
Dipende da come mi abbracci 
(B.Tognolini)   

sabato 21 luglio 2012

Tipi da campo

Il Tommi ha dimenticato la promessa ha casa e la sua mamma è dovuta tornare indietro a prenderla prima che i capi spontaneamente se ne accorgessero. Giacomo detto "Jack" non voleva partire perchè è già stato due settimane in colonia e dice gli sono bastate. Franz nello zaino si è portato come travestimento un mantello da Jedi e una specie di spada laser di cartone con la scritta Obi Wan Kenobi. Avevamo fatto lo zaino prima che Franz partisse per Nova P. per evitare di farlo ieri sera tardi, ma è finita che ieri sera eravamo stravolti e stanchissimi e c'era ancora la gavetta e le magliette da siglare (c.v.d.) visto che la sottoscritta aveva dichiarato che lo faceva lei e invece si è data a cene, cinema e concerti e se n'è dimenticata.   L'unico acquazzone di luglio si è scatenato su Milano all'ora in cui era prevista la partenza del pullman. MariaChiara detta "Macchia" è al suo quarto campo insieme a P.Coletti; dice Franz che quando si fanno cose serie sono bravissimi -e seri- e quando invece c'è da far casino sono in prima fila (Franz però non ha usato la parola "casino").
Alla fine ci siamo arrivati a questo benedetto campo dei lupetti. Il primo campo di Franz, esattamente 20 anni dopo il mio ultimo da Capo Reparto. Me ne ricordo come se fosse ieri. E quanto vorrei che anche il mio piccolo cucciolo (non siamo più cuccioli, mamma, siamo Lupi della Legge) abbia in futuro dei ricordi così vivi e vividi.
Buona caccia, branco Seeonee. Sapete, la casa del campo in reatà è un castello, ma voi lo scoprirete solo all'arrivo. Vi auguro una bellissima settimana e sappiate dare il meglio di voi!


martedì 17 luglio 2012

Cat MammaFelice III tappa_vi presento un blog di fotografia!

I miei nonni a Lodi abitavano in una casa di ringhiera del 1900 in un caseggiato chiamato "Pratello". Hanno sempre avuto due stanze e il bagno in fondo alla ringhiera e nonostante le nostre insistenze non ne hanno mai voluto sapere di andare ad abitare da un'altra parte.

Quando andavo a casa loro da piccola la prima cosa che facevo era andare "di là" e cioè in camera da letto a prendere la scatola delle fotografie. Ogni volta mi si apriva un mondo. Zii, cugini, volti da un'altra epoca e da altre storie. Molti di loro non li ho mai visti nè conosciuti. Rimanevano solo in quel mucchietto di foto tutte in bianco e nero, che purtroppo ora ignoro dove siano. Non ho una foto del matrimonio dei miei nonni, nè le foto di quando mia mamma era alla colonia o mio zio a militare. Neppure rimangono le foto di mio nonno o di zii e parenti vari. Le due foto più belle che ricordo sono quelle di mia mamma in prima elementare e il giorno della comunione. Spero che lei le abbia conservate, perchè da allora io non le ho mai più viste.

Prendo spunto da queste riflessioni per presentarvi un'iniziativa della Regione Lazio (che non è esattamente un blog, ma spero vada bene ugualmente www.fotofamilia.it) che ha raccolto un patrimonio di 10.000 foto e 1000 filmini di famiglie e storie d'epoca che sono ora a disposizione di tutti sulla rete.

Ci sono foto di tutti i generi (gite, scuola, vacanze, matrimoni, lavoro, ...) che testimoniano l'evolversi dei costumi, delle abitudini e delle tradizioni familiari in Italia (in particolare nel Lazio) durante lo scorrere degli anni.

Ci sono foto vecchissime e anche foto nuove. Quelle che mi piacciono di più sono i ritratti di famiglia e i matrimoni, li trovo affascinantissimi e molto interessanti; per non parlare di bambini e neonati (ma come li vestivano????). Alcune sono proprio commoventi come quella del piccolo che viene lavato nella tinozza appena nato, ussignur. 



 1895

 1928

 1950

1970



Com'è cambiata l'Italia, e non saprei dire se in meglio o in peggio, davvero!! Fatto sta che le vecchie foto sono veramente il ricordo di un altro mondo, che sembra lontano anni luce dal nostro.....!!!

lunedì 16 luglio 2012

Appassionati di treni? tutti a....

Da qualche anno con l'avvicinarsi di Maggio il nostro amico Giuseppe ci chiama e ci dice 'domenica prossima i trenini, eh, mi raccomando'! Non potete credere che sono almeno 3 anni che non riusciamo ad andare a questo appuntamento. Che poi, tutti gli anni ci racconta che ci sono locomotive dove i bambini salgono a cavalcioni e si possono fare anche dei giri. Mitttttico. 
Ma vederlo davvero, vi assicuro è un'altra cosa. 
Finalmente quest'anno siamo riusciti ad andare, ma mancava proprio Giuseppe. Mannaggia, insieme mai???
Ad ogni modo: avete presente i trenini dei giardini pubblici? insomma quelli con il macchinista e i carrellini dietro, si fanno 3 o 4 giri ed è finita lì. Da piccola al parco dell'isola Carolina a Lodi noi ci andavamo sempre.
Ecco. D-i-m-e-n-t-i-c-a-t-e-v-e-l-i. 
Questi sono treni VERI. Locomotive VERE. In scala, ma VERE. A vapore. Col carbone VERO. Col fumo VERO. E sono bellissime. E ci si può salire. E alcune vanno velocissime. E l'agriturismo dove ha sede questo raduno internazionale annuale (dedicato come dicono gli esperti al vapore vivo) ha un circuito fisso per treni di queste dimensioni. Pensate il proprietario quanto si diverte!!!! Me lo vedo di sera quando tutti i clienti sono andati via che sfreccia con la sua locomotiva a vapore!!! C'è anche un plastico fisso sopraelevato per la cosiddetta "scala 1" e cioè i modellini un po' più piccoli (per farvi capire i vagoni sono lunghi circa 30 cm).
Premesso che ci piacciono i treni ma non ne capiamo una cippalippa, l'atmosfera del raduno è molto particolare e suggestiva. I veri appassionati si scambiano informazioni tecniche, suggerimenti, commenti. E' un piacere stare ad ascoltarli. E poi vedere con qualche cura e con quale amore (perchè è vero a-m-o-r-e) puliscono e curano le loro locomotive. 

I bambini impazziscono. Ma vi assicuro che anche i grandi cedono facilmente al fascino di un giretto sul trenino!!!! 

 












Il raduno internazionale Vapore Vivo si svolge il III week end di Maggio a Casarile presso l'agriturismo Rosmari Vallino.
Stay tuned!!!

venerdì 13 luglio 2012

Appassionati di aerei? Un pomeriggio a Volandia!

Qui inizia la storia di Malpensa. Qui tra questi campi (campi? dove campi? vabbè una volta c'erano...!) il sig. Caproni fece volare nel 1910 il primo di una lunga serie di aerei usciti dai suoi sogni e da quella che da lì in poi sarà la sua fabbrica e la sua vita.

Nei padiglioni delle exOfficine Caproni è stato ora realizzato un museo del volo, unico forse in Italia, dove poter spaziare (è proprio il caso di dirlo) tra aerei elicotteri e velivoli di tutti i generi: ad ala fissa, ad ala rotante e un nuovo padiglione "spazio" un po' claustrofobico e poco didattico ma con foto bellissime di pianeti e galassie.
Se ai vostri figli piacciono queste cose vale la pena passarci un pomeriggio.

Per i ragazzini over 12 c'è anche la possibilità di accedere ai simulatori di volo, quindi ci torneremo tra qualche anno quando Franz e Pao avranno l'età giusta!

Cosa ci è piaciuto di più? sicuramente gli aerei in cui si può entrare davvero; d'altra parte cosa c'è di meglio per un bambino? Sul Douglas C3 (di nuova acquisizione) il- volontario-dalla-maglietta-rossa ha fatto sedere i bambini in cabina di pilotaggio ha spiegato loro il funzionamento di tutti gli aggeggi che vedevano. Mica male!
Poi siamo saliti su un elicottero cargo dell'Esercito Italiano enorme e bellissimo.

Infine nell'ultima sala del museo, bianca come la neve, si può vedere il modello del convertiplano AW 609, in pratica un aereo che può muoversi come un elicottero.

Cercate di andarci quando c'è poca gente (noi, una domenica pomeriggio di luglio). Comunque c'è spazio per tutti, è tutto all'interno, è perfetto per una gita invernale. Ci è piaciuta molto anche la bella area all'aperto con tavoli e panchine adatta al pic nic e parco giochi per bambini (ce n'è anche una al coperto con gonfiabili e costruzioni varie)
Lo shop non è niente di che e nemmeno il bar.

PS se state passando per Malpensa e avete qualche ora prima del volo successivo è sicuramente un bel modo di trascorrere del tempo. Volandia è raggiungibile a piedi dal Terminal 1.

Anche come gita in treno da Milano non è male, anche se prendendo il Malpensa Express con tutta la famiglia si rischia la bancarotta :)

Aggiornamento 2016 > offerte Trenord biglietto treno A/E +museo euro 12,40 euro bambini 4-13 anni, 22 euro adulti.



 


 

 

 

 


 



martedì 10 luglio 2012

Siracusa mon amour (amicae in viaggio)

Insieme abbiamo studiato greco, latino e soprattutto archeologia. Per mille trame del destino, solo ora che con tutto questo abbiamo  - purtroppo - poco a che fare, siamo riuscite ad organizzare un week end per andare ad assistere ad uno spettacolo al teatro greco di Siracusa. Come ogni anno le proposte per le nostre 48h in giro per l'Europa sono state molte (ma le conserviamo per i prossimi anni) e alla fine ha vinto Siracusa.
Uno spettacolo di città in una regione fantastica. Sole, cielo azzurro, granite, pasta alle sarde. Slurp, una goduria per tutti i sensi. E ciliegina sulla torta, lo spettacolo al teatro. La mia superamicaMuriel ha prenotato i posti scegliendo il settore. Ma non sapevamo che ci avevano assegnato la prima fila! 
I-n-c-o-n-t-o-u-r-n-a-b-l-e!!!!! Pensate la sopresa!!! Prima fila. Proprio sul primo  gradino roccioso (e non sulla struttura in legno di tutte le altre file). A faccia a faccia con gli attori.......Prestigiosissimo!!! E quanto vorrei essere un habituee, abiterei a Siracusa, forse farei un altro lavoro (o nessun lavoro, altra versione della cosa), andrei al mare alla domenica con l'autobus. E tutti gli anni andrei a vedermi -senza troppa fatica - uno o più spettacoli. WOW!!!
Vi lascio con qualche foto ispiratrice. Spero vi piacciano!


 ortigia dal mare

 ortigia - tempio di apollo

 ortigia - tempio di apollo

 ortigia - negozio con collane bellissime (comprata una tutta rossa)

allo specchio sulla via principale

ortigia - piazza del duomo

 ortigia - antico mercato

 ortigia - antico mercato

 museo archeologico - fichi di terracotta

my place

the best place

le baccanti

le baccanti

 cielo e colori del Sud

bye bye siracusa!!!!

Vi presento....un blog di viaggio! (CAT MammaFelice tappa number two)

Lo dichiaro apertamente. Vorrei essere una travel blogger e forse un giorno lo sarò.

L'invito di MammaFelice per la sua CacciaAlTesoro capita a fagiolo in questo periodo della mia vita in cui ho fatto amicizia con alcune travel blogger molto simpatiche.

Vi voglio presentare il blog TheFamilyCompany nei cui post mi sono ritrovata subito (non se ne abbiano a male gli altri, mi raccomando). 

Sarà che anche noi siamo viaggiatori con bimbi al seguito, sarà che apprezzo sempre più chi condivide questo status e non si fa spaventare dalla meta, dal tempo e dalla fatica. L'idea che il mondo sia un posto (anche) per i bambini è il filo conduttore delle nostre vacanze da una decina d'anni a questa parte e dunque non posso che consigliarvi di leggerlo tutto e di memorizzare il link. Inoltre ci sono delle bellissime foto ed è scritto bene, cosa volete di più?

In particolare vi consiglio (ma è solo uno tra i tanti) di cominciare da questo post: http://familyco.wordpress.com/2012/01/03/buoni-propositi-per-il-2012-viaggiare-viaggiare-viaggiare-con-i-bambini/    che illustra benissimo la filosofia del blog che è anche una filosofia di vita. Il viaggio con i bambini è una ricchezza e una scoperta continua per loro e per noi, quindi perchè rinunciarvi? anzi....non vedo l'ora di ripartireeeeee!!!!

Argh ripartire....ho l'imbarazzo della scelta. Intanto tra meno di un mese partiremo per un giro della Francia: la prima settimana in Dordogne-Perigord Noir dove speriamo di riuscire a visitare almeno un paio di grotte dipinte (tipo Lascaux II, lo so bene che è una copia ma è bella lo stesso, oppure la grotta di Font de Gaume che invece è originale ma aperta a pochissimi visitatori al giorno), affittare delle canoe per discendere il fiume, visitare mercati e castelli e poi chissà. La seconda settimana nei Paesi Paschi per visitare il Guggenheim di Bilbao, sfidare le onde a Biarritz, andare per tapas a San Sebastian e assistere a qualche incontro di pelota basca. Tornando ci fermeremo un paio di giorni ad Arles e un paio di stagni con fenicotteri non ce li leva nessuno.


E poi. E poi c'è sempre la lista dei viaggi sognati. Che non è solo uno. Ma sono mille. Perchè ogni luogo vale la pena di essere visitato e ogni viaggio vale la pena di essere almeno pensato.

My wish list (in ordine sparso, con mille motivazioni e with kids of course!)
- Egitto (piramidi, templi, il cairo, ...)
- Stati Uniti (in particolare NYC e San Francisco, ma non disdegno i Parchi e il Gran Canyon)
- Marocco (Marrakesh in 48 ore non mi è bastata, e non ero con i bambini quindi non vale)
- il Cammino di Santiago 
- la Romantische Strasse
- la Polonia
ma potrei andare avanti fino a domani quindi mi fermo e torno a sognare.


Buon viaggio a tutti (soprattutto a noi tutti che viaggiamo con i bambini!!!)

mercoledì 4 luglio 2012

CAT Mammafelice: mi presento (ma non so se arriverò alla fine)

Non amo parlare di me stessa ma quando si tratta di fare amicizia non mi tiro mai indietro. Quindi partecipo volentieri alla prima tappa della Caccia al Tesoro di Mamma Felice, sperando di arrivare alla fine! 
Si inizia con presentare il proprio blog e poi ci sarà da presentare un blog altrui allo scopo di scambiarsi idee, opinioni e fare amicizia.
Cominciamo.
Ho aperto il mio blog acasadiclara all'inizio del 2009. Oggi come allora scrivo per diletto e per passione. Scrivo poco e non appartengo a nessuna tipologia specifica, quindi quando mi chiedono "di che cosa scrivi" mi volto dall'altra parte. Non sono nè sarò mai blogger di professione visto che purtroppo passo le mie giornate ad una scrivania in un palazzone in un centro direzionale di periferia. Come dice il mio profilo sono un'archeologa prestata per sempre alla pubblicità, un'ex scout che rimpiange tenda e zaino, una mamma-che-lavora-a-tempo-pieno ma che cerca di esserci sempre o quasi, mi piace fare torte, amo il mediterraneo, ho studiato lingue antiche e ignote, mi piace il lego, la pimpa e bob le bricoleur. 
Un tipo eclettico sembrerebbe, no?
Quindi un buon motivo per seguirmi.
Altri non ne vedo, se non che qualche post mi viene proprio bene e quindi vale la pena leggerlo.
E inoltre faccio vacanze bellissime, quindi se volete leggere i miei racconti passate da queste parti verso la fine dell'estate.
Se mi volete seguire altrove mi trovate qui:
Facebook https://www.facebook.com/claramarina: una cortesia, se mi chiedete l'amicizia, identificatevi almeno con il nome del vostro blog!!!
Twitter https://twitter.com/#!/acasadiclara  lo uso poco ma mi piace abbastanza
Pinterest  http://pinterest.com/claramarina/ dove do' sfogo a tutte le mie passioni tra cui - insospettabilmente - collane, borse e sandali (posso diventare una fashion blogger? chissà...)

Infine da quando ho trasferito il blog qui su Blogger recuperare i miei post è complesso (ho fatto da sola, ho fatto un pasticcio), quindi ve ne incollo un paio e spero siano sufficienti per conoscerci meglio.


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venerdì, 04 febbraio 2011
SE AVESSI TEMPO
Se avessi tempo.
Farei una torta alla settimana.
Di quelle buone, burrose, alla mela e cannella. Come il quatre-quart bretone.
Farei un bel bagno lungo con tante bolle di schiuma, la musica e un asciugamano caldo vicino alla vasca.
Forse mi metterei i tacchi.
Certo mi vestirei con più attenzione.
Non arriverei ai colloqui con la maestra come se avessi appena finito il cameltrophy.
Non arriverei al lavoro come se avessi appena finito la parigi-dakar.

Ma se mi chiamassi Clara, come mi chiamo e sono.....
Mi accontenterei di quello che ho, senza lamentarmi troppo.
Sorriderei alla vita appena mi alzo e prima di addormentarmi.
Vorrei bene ai miei piccoletti e al papàprof sopra ogni cosa.
Ai nostri viaggi, ai nostri musei e ai nostri teatri.
Anche senza tacchi.
Anche con i capelli scompigliati.
E farei ogni tanto una torta anche per i colleghi, e le nipotine, e gli amici.
Ma ogni tanto però, perchè ne farei una anche stasera, ma mi sa che mi mancano le mele, mannaggia.

Perchè io sono così.

Sorrido e canto anche nelle difficoltà.

Da sempre.

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martedì, 28 dicembre 2010 
IO A BABBO NATALE CI CREDO
Io a Babbo natale ci credo.
Per il momento ci credono anche i miei figli. Ancora, intendo. Prima o poi scopriranno che è una favola e che al pari delle favole è fantasia.

Ma io ci credo.

Come credo a Harry Potter, agli Hobbit e al Principe Azzurro che salva le principesse. Non sono idiota. Solo che mi va di crederci. Non immaginate anche voi che laggiù nella Terra di Mezzo vivano davvero degli esseri nani in casette tondeggianti col tetto d'erba a cui piace mangiare e stare insieme? E non credete che da qualche parte vicino ad un lago e a una foresta incantata esista una scuola per maghetti e che il treno parta da Victoria Station su un binario invisibile?

Credo anche a tante altre cose. Credo alla Pimpa che vive con l'Armando in una casetta con il tetto rosso, a Bob the Builder e alle sue ruspe parlanti, alla Barbie che viaggia su un camper tutto rosa.

Non sono idiota. SO che il mondo reale è un'altra cosa. Ma cosa mi cambia credere alle favole? Anzi, certe volte mi fa stare meglio e mi fa sperare che la principessa venga salvata da un orco verde e che sia comunque felice così, che lottando si vince contro i cattivi e che i buoni alla fine (spesso) trionfano.

Le favole ci insegnano che comunque la lotta è dura, il male in agguato e i nemici lì appena fuori dalle mura. Ma che bisogna essere tenaci e coraggiosi e che la vita è una sfida. Anche se sei un robottino di ferro abbandonato sulla Terra ad ammucchiare cubi di immondizia in eterno.

Il problema vero è che molti adulti non credono più alle favole. Il problema vero è che crescendo si capiscono molte cose e la disillusione è forte. Il problema vero è che se credessimo un po' di più alle favole magari staremmo meglio. Potremmo accettare tante cose e anche che la vita sia andata diversamente da quanto avevamo immaginato.

Illusa, mi direte. C'è il mutuo da pagare, la scuola che cade a pezzi, le vacanze che costano troppo, etc etc.

Che mi cambia credere che esista? La magia del Natale acquista un sapore diverso, la notte di natale ti addormenti sognante, la mattina sotto l'albero che ti costa immaginare che li abbia messi Babbo Natale i regali?

Acasadiclara crediamo a BabboNatale. E speriamo che duri.
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giovedì, 03 giugno 2010 
RIDERE, RIDERE, RIDERE ANCORA...
Di questo maggio pieno di eventi mi rimarrà il ricordo delle risate dei miei figli e dei loro amici. Non c'è stata occasione in cui non abbiano riso e riso di gusto. E riso tutti insieme, soprattutto (anche se FranzBello a casa ogni tanto ride da solo...bah). Risate di gioia, di vittoria e anche no, di entusiasmo, risate liberatorie. E' bello vedere i bambini che ridono in questo mondo dove molti adulti non riescono più a farlo.
La vecchietta alla fermata del tram stamattina sospirava "...e guarda un po' che mondo lasciamo a questi qui (indicando i miei due piccoli)". Io le ho risposto che dopotutto il periodo della prima o della seconda guerra mondiale non è che fosse tanto meglio....
E allora tanto vale ridere come fanno i bambini.

Ridere piegati in due davanti a C. e F. che alla recita della scuola impersonavano dei pagliacci burloni con tanto di parrucche riccie colorate.
Ridere perchè alla tri-festa di compleanno l'animatore (bravo Fabio! una garanzia in questi anni) faceva le boccacce da imitare.
Ridere perchè alla tri-festa di compleanno siamo riuscite a regalare a tutti i bambini invitati una bandiera dell'Italia. E adesso aspettiamo il Mondiale!
Ridere perchè quest'anno la maglietta dell'oratorio estivo è color azzurro italia e dietro ha scritto proprio ITALIA (un vero genio, il Don).
Ridere perchè un bambino della I C è arrivato primo alla Strabergognone.
Ridere perchè la mamma al Salone del Libro ti ha fatto scegliere un libro che parlava di Fari e poi te l'ha comprato (senza fare beh)
Ridere giocando sotto la pioggia in Piazza SanCarlo a Torino con i vostri amici Benedetto e Laura.
Ridere perchè alla gita alla Sindone siete stati proprio bravi, nonostante l'argomento sia ostico per voi bambini e il senso del pellegrinaggio vi sfuggisse.
Ridere perchè la I C ha perso - ma contro una terza - al tiro alla fune all'Arena.
Ridere perchè -finalmente FranzBello!- sei riuscito a salire su una ruspa vera (ai Cantieri dei Bambini, sabato scorso)
Ridere perchè si va in campagna alla festa di Stefano e tra poco anche a quella di FranzBello.
Ridere perchè CiccioPao pedala come se in bici ci fosse nato mica come suo fratello che l'ha osservata a lungo da lontano prima di capire come diavolo si facesse.
Ridere al battesimo della Cecilia (la nostra cuginetta bonza) a vedere come il sacerdote la immergesse di testa nel fonte battesimale.
Ridere al battesimo della Cecilia saltando su e giù dai gradini del Circolo Sassetti.
Ridere per i sandaletti nuovi.
Ridere per il gelato comprato dalla nonna.
Ridere pensando alla futura classe di CiccioPao alla materna e compiacersi di aver trovato due brave maestre e ritrovato mamme note e simpatiche
Ridere perchè in ufficio si preoccupano per me, dopo che la febbre mi ha steso per cinque giorni (Quella Che Non Si Ammala MAI)
L'estate è un momento magico e la nostra vita dovrebbe essere sempre così.

lunedì 2 luglio 2012

Tre cartoline dalla mia Italia

Ancora una volta aderisco ad una proposta di Monica del blog ViaggieBaci che stavolta propone un viaggio in Italia attraverso le immagini che noi invieremo.
I viaggi sono una mia grande passione e questo l'avrete capito.
Questo potrebbe essere un blog di viaggi se mi impegnassi, ma significherebbe non parlare anche d'altro, cosa che invece voglio fare.
E allora seguo queste nuove amiche travel-blogger molto simpatiche che mi permettono qualche incursione da viaggiatrice di questo mondo.

Che dirvi d'altro? Che l'Italia è bellissima e poco valorizzata. Che amo in particolare il Centro e il Sud (non me ne abbia il Nord ma vi trovo proprio poco fascino) dove penso di essere vissuta in qualche vita passata. Quando facevo l'Università e sognavo che sarei diventata un'archeologa di fama, dicevo di me stessa che senza dubbio dovevo essere stata una greca o una magno-greca espatriata in Etruria. Troppo vicino sento il Sud al mio carattere e al mio essere, e confesso di sentirmi un po' prigioniera in questa valle padana che così poco offre ai cultori del cielo azzurro, delle pietre antiche e delle lingue mediterranee.

Ma basta parlare, fuori le foto!




Nel magazzino del Museo di Tarquinia sono conservati i vasi etruschi che ho studiato per la mia Tesi di Laurea. C'è un cartello con il mio nome e chissà se li rivedrò mai. Tarquinia è stata per anni una seconda casa. Ci andavamo quasi ogni settembre allo scavo dell'univeristà Statale, in un altro luogo magico che è La Civita, il sito della città etrusca sulla collina antistante la città odierna. Ci siamo tornati tante volte e a lungo per la tesi e altri affari, a volte solo per diletto. Di Tarquinia conoscevamo ogni pietra antica e moderna. Abbiamo camminato nelle sue vie tra le torri medievali, abbiamo sentito raccontare le sue storie da chi è l'erede diretto di chi costruì l'Ara della Regina, abbiamo respirato il vento che sa di mare e che soffia da tremila anni senza sosta tra le tombe dipinte e gli acquedotti. Siamo anche noi un po' tarquiniesi, un po' medievali, un po' etruschi.



Siracusa è stata la meta del mio viaggio più recente. Con le mie (ex)compagne di Università - le stesse con cui si andava a Tarquinia - organizziamo tutti gli anni un week end da qualche parte (da quando abbiamo compiuto 40 anni e siamo passate alla categoria babbione :). Noooo! Niente mare, discoteca, riviera romagnola. Abbiamo 'sto difetto: più culturale è la meta più siamo contente. Quest'anno siamo andate a vedere le Baccanti al Teatro Greco di Siracusa.
Ah la Sicilia!! Uno spettacolo di luce e colore. Non c'è da aggiungere altro. E Ortigia, il centro storico di Siracusa, brilla come pochi altri nell'antichità che lì è passata all'era moderna senza fermarsi. C'è sempre stato qualcuno su Ortigia! Ultimamente luogo un po' dimesso e decadente, sta riconquistando fama e onore. Alla sera è affascinantissimo, ma anche di giorno si scoprono angoli inattesi.



Chiudo con una contraddizione: una foto di Milano (Università Statale, con installazione del Salone del Mobile 2010), città in cui vivo ma che non amo particolarmente.
L'Università Statale è un luogo a me molto caro. Lì ho capito cosa avrei voluto essere e fare. Che poi la vita mi abbia portato ad altro, beh non è che importi molto, perchè nel mio cuore sempre e sarò un'archeologa, anzi - non confondiamo - un'etruscologa. Lì ho trovato i miei amici più cari, lì ho incontrato il mio futuro marito. E' un luogo dove torno volentieri anche con i miei figli, da dove la Milano che tutti conoscono (vip, suv, finanza, moda, ...) nemmeno si vede. Anche la mia città ha un bisogno estremo di attenzione perchè i posti così belli vanno scomparendo.


L'Italia è un posto bellissimo che noi lasceremo ai nostri figli. Aiutateci nel faticosissimo compito di lasciarla a loro migliore di come l'abbiamo trovata!